Intanto la Procura di Rimini valuta l'apertura di un fascicolo
Romano Fenati è stato sospeso da ogni attività sportiva e federale con conseguente ritiro della tessera e della licenza velocità. Lo ha stabilito il Tribunale Federale della FMI che si è riunito per esaminare la richiesta di misure cautelari nei confronti di del pilota marchigiano presentata dal Procuratore Federale Antonio De Girolamo.
A carico di Fenati (vice presidente del Moto Club Accademia Motociclistica Italiana, tesserato Fmi ed in possesso di licenza FMI Elite) - si legge in una nota - viene contestata la "violazione dell'articolo 1.2 del Regolamento di Giustizia in relazione al fatto accaduto il giorno 9 settembre 2018 durante la gara di Campionato Mondiale Moto 2 del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini nei confronti del concorrente Stefano Manzi. Vista la gravità dei fatti, la richiesta del Procuratore Federale è stata integralmente accolta ed il Tribunale Federale ha quindi disposto per Fenati la sospensione di ogni attività sportiva e federale con conseguente ritiro della tessera e della licenza velocità, fissando inoltre l'audizione dello stesso - che ha facoltà di farsi assistere da un difensore - per il 14 settembre 2018".
Col passare dei giorni aumentano i problemi per Romano Fenati. Alla squalifica e ai licenziamenti, infatti, si potrebbero aggiungere anche guai con la giustizia ordinaria. La procura di Rimini, infatti, sta seguendo con attenzione la vicenda, procedibile d'ufficio, accaduta domenica a Misano e sta valutando l'apertura di un fascicolo sulla manovra del pilota ascolano nei confronti di Stefano Manzi durante la gara della Moto2.
Il Codacons ha già denunciato la vicenda e inviato un esposto, ipotizzando il reato di tentato omicidio, che la Procura sta aspettando di acquisire nelle prossime ore. Sulla base di questo verranno valutati i profili penali e disposta l'acquisizione di elementi quali i filmati della gara.