Il pilota italiano vince in Spagna e riapre il discorso mondiale, Garcia cade e getta alle ortiche la rimonta ad Acosta
È Dennis Foggia a trionfare nel GP di Aragon, tredicesima tappa stagionale della Moto3. Il pilota italiano beffa in volata Deniz Oncu e taglia il traguardo davanti al turco e al giapponese Ayumu Sasaki. Colpi di scena nel finale, con Pedro Acosta costretto al ritiro e successivamente Sergio Garcia, primo inseguitore, caduto nel corso della lotta per il podio. Per Foggia si riapre la rincorsa al titolo mondiale.
Una gara ricca di sorprese, ma con un Dennis Foggia che si conferma in grande forma tanto da centrare il terzo podio consecutivo e l'ennesimo successo di una stagione da incorniciare. Fino all'ultima curva in lotta con Deniz Oncu, che sognava di imporsi per la prima volta in carriera nella categoria, "The Rocket" non molla un centimetro e vince davanti al turco beffandolo di appena 41 millesimi. Un fine settimana dolcissimo per il pilota romano, che con i punti conquistati al MotorLand si porta a 58 lunghezze dal leader della generale Pedro Acosta riaprendo così le proprie possibilità per la corsa al titolo mondiale. Sì, perché tra le sorprese del GP di Aragon della Moto3 c'è quella che non ti aspetti, quello "zero" accanto al nome del "rookie maravilla" che nel tentativo di rimontare e portarsi in zona podio stende Artigas ed è costretto al ritiro. Assenza di punti pesante per lo spagnolo, a soli quattro giri dal termine, poi il sorriso velato per l'errore del suo primo inseguitore Sergio Garcia che in poche cure butta via una rimonta perfetta. La caduta mentre era in seconda posizione dietro Oncu costa tanto allo spagnolo, che si sarebbe potuto portare a 30 punti dal connazionale, ma sono comunque 46 a cinque dal termine.
Sul podio, insieme al nostro Foggia, vanno come detto Deniz Oncu e Ayumu Sasaki, mentre Niccolò Antonelli si deve accontentare del quinto piazzamento finale al termine di una gara fatta di alti e bassi. Per "Nelli" una partenza da dimenticare, poi una gara da ricostruire e un quinto posto finale che tutto sommato non è così tanto amaro. Sesto Andrea Migno, vanno a punti anche Stefano Nepa (8°), Romano Fenati (14°) e Riccardo Rossi (15°). Per Fenati occasione persa visto com'è andata la gara di Acosta e Garcia, una gara rovinata dalla caduta di Gabriel Rodrigo che per poco non l'ha centrato e gli ha comunque fatto perdere tante posizioni. A Misano sarà di certo lotta all'ultimo sangue, perché più si avvicina la conclusione della stagione e più Acosta sentirà la pressione da "rookie". E allora gli italiani vogliono approfittarne, per succedere Albert Arenas nell'albo d'ordo della categoria.