Il romagnolo, in lizza per il podio, cade e si ritira a due curve dalla fine dopo uno scontro con Binder. E nella curva successiva anche Kent finisce fuori gara
Miguel Oliveira si aggiudica un pazzo GP di Aragon di Moto3 con Jorge Navarro e un sornione Romano Fenati a completare il podio. Ma a mordersi le mani sono i due leader della classifica iridata: Danny Kent ed Enea Bastianini. Entrambi infatti cadono e si ritirano nelle ultime due curve della gara, il romagnolo per un contatto con Brad Binder, il britannico dopo aver perso il controllo della sua Honda. Niccolò Antonelli chiude 6°, Andrea Migno 10°.
Questa la conclusione di un Gran Premio palpitante, tutto vissuto sui tentativi di Oliveira di allungare e soprattutto sull'eterno duello tra Kent e Bastianini. Un duello che termina con un doppio nulla di fatto, con i due leader della classifica mondiale che mettono altrettanti 0 nelle loro caselle iridate: Kent resta autorevolmente in testa al campionato a 234 punti, Bastianini è sempre a 179. Ma ora irrompono Oliveira a 159 e Fenati a 155. Risultato decisamente importante per il marchigiano, che mancava dal podio dal Mugello (era il 31 maggio) e punta a chiudere in salita una stagione non sempre facile. Sorridono anche altri italiani: Francesco Bagnaia e Stefano Manzi chiudono all'11° e 12° posto e prendono punti mondiali. E due ne vanno anche a Maria Herrera: il 14° posto finale rappresenta anche il miglior risultato in carriera per la 19enne pilota di Toledo, autrice di una grande prova proprio nel suo Paese natale.
Al via il poleman Bastianini conserva la vetta della corsa con Oliveira alle sue spalle. Martin dopo due curve si prende la seconda posizione, mentre Kent scende da terzo a sesto e poi addirittura precipita all'ottavo posto. Oliveira ben presto si prende la prima posizione, con Martin alle spalle e una bella battaglia tra Antonelli e Bastianini per il terzo posto. Nelle prime fasi della corsa sono in otto ad essere in lizza per la vittoria, con Kent a chiudere il gruppo. Risale quindi Fenati e sono tre gli italiani dietro Oliveira, dopo aver superato Martin: Antonelli, Bastianini e Fenati.
Fenati si porta in testa, con Bastianini che perde posizioni e Kent che ne riguadagna e sale al quarto posto. Intanto nella lotta per la vittoria si riporta anche Navarro. Kent al settimo passaggio è addirittura primo, approfittando delle tante battaglie tra i suoi avversari, con Antonelli terzo, Fenati quarto e Bastianini che si ritrova settimo. E' quindi Antonelli a riprendersi la leadership della classifica bruciando Kent e Oliveira in rettilineo grazie alla doppia scia. Ma dura poco: i due lo ripassano.
A metà gara le posizioni di testa si cristallizzano, con Oliveira primo davanti a Navarro. Kent e Bastianini sono in lotta per il podio con Antonelli a insidiare i due leader della classifica mondiale. Poi i primi quattro si ritrovano tutti in battaglia tra di loro per la vittoria. Al 13° giro Bastianini torna secondo, alle spalle di Oliveira e con Kent quarto dietro Navarro e in attesa di poter attaccare. Mentre a metà gruppo Isaac Vinales, Darryn Binder e Hanika cadono, Kent rompe gli indugi e va a sverniciare Oliveira al 15° giro prendendosi la leadership della gara. Bastianini non ci sta e infila a sua volta Oliveira. Il duello Kent-Bastianini avvantaggia Brad Binder e Fenati, che li sopravanzano e li relegano al quinto e sesto posto a tre giri dalla fine.
Nel finale è proprio Binder a portarsi davanti a tutti e ad allungare su Oliveira. Bastianini e Kent si riprendono dal momento di difficoltà e tornano in lotta per il podio. All'ultimo giro, quindi, Oliveira passa il compagno di team Binder e Bastianini è terzo, con la possibilità di attaccare i due della KTM Ajo. A sole due curve dalla bandiera a scacchi, però, il riminese centra in pieno il sudafricano ed entrambi sono costretti a ritirarsi. Sembra la grande occasione per Kent, che può allungare decisamente in classifica. Il britannico, però, ha un momento di distrazione nel controllare la posizione di Navarro alle sue spalle e perde il controllo della sua Honda, volando fuori pista. Anche Antonelli è costretto ad andare lungo e perde qualche posizione. Ma chi sorride, per il mondiale, sono il vincitore Oliveira e Fenati, che accorciano la classifica.