Vittoria per questione di millimetri per lo spagnolo che diventa nuovo leader del mondiale
di Luca Bucceri© afp
Finale al fotofinish in Moto3 nel GP del Qatar, con Angel Piqueras che conquista il successo di "corto muso". In un ultimo giro pazzo, come insegna la categoria minore del Motomondiale, lo spagnolo del team Frinsa-MT Helmets ha la meglio sul giapponese Taiyo Furusato per appena 9 millesimi e sull'altro nipponico Rayusei Yamanaka. Ai piedi del podio Joel Kelso, seguito dall'italiano Riccardo Rossi. Ultimo giro beffardo per Josè Antonio Rueda, per lunga parte della gara in testa, che è costretto al ritiro per un problema alla sua KTM. Un ko che lo porta a perdere la leadership della generale presa, con un solo punto di vantaggio, proprio da Piqueras.
La Moto3 sa sempre essere emozionante, anche quando il finale sembra essere già scritto. Ne sa qualcosa Rueda, in testa dal primo al 14° giro salvo poi ritrovarsi ad alzare bandiera bianca, beffato da una KTM che sembrava imprendibile. Solo un tradimento, un autosabotaggio, poteva togliergli la vittoria e l'allungo in classifica generale, è così è stato per lo spagnolo che nel penultimo giro ha prima perso terreno (girando con la testa fuori dal cupolino per cercare di capire cosa succedesse) per poi arrendersi all'ultimo. E se c'è chi piange, un altro spagnolo può sorridere.
È Angel Piqueras, vincitore all'ultimo respiro del GP di Losail con una battaglia fino alla fine con i due giapponese Furusato e Yamanaka. Il pilota del team Frinsa-MT Helmets però non demorde e resta giù in carena fino all'ultimo centimetro, conquistando una vittoria per una manciata di millimetri.
A far parte della volata finale anche Joel Kelso e Riccardo Rossi, miglior italiano in pista. In top 10 anche Munoz e un poker di italiani aperto da Luca Lunetta seguito da Stefano Nepa, Nicola Carraro e Guido Pini. A punti anche Alvaro Carpe, Scott Ogden, Ruche Moodley, Jacob Roulstone e Valentin Perrone. Domenica da dimenticare, invece, per Dennis Foggia, costretto al ritiro dopo appena 4 giri a causa di una caduta.