Lo spagnolo precede il compagno di box, terzo posto per Darryn Binder
Trionfo KTM a Losail nel GP del Qatar, primo appuntamento della stagione di Moto3. A vincere la gara è lo spagnolo Jaume Masia, che precede il compagno di box e rookie Pedro Acosta, terzo posto per Darryn Binder. Il primo degli italiani, col sesto posto, è Niccolò Antonelli, applausi per gli altri rookie e per Tatsu Suzuki, partito 28° e arrivato ottavo al traguardo al termine di una gara di rimonta eccezionale.
Sportellate e sorpassi a mai finire nel GP del Qatar di Moto3, ma alla fine ad avere la meglio è l'esperienza di Jaume Masia, che alla prima sulla nuova KTM del team Ajo conquista il primo successo stagionale davanti al compagno di box Pedro Acosta. Lo spagnolo, partito dalla seconda fila, attende il momento giusto per infilare gli avversari e, nel finale di gara, dà vita a un duello al cardiopalma col rookie Acosta che all'esordio in categoria non sfigura. Il giovane classe 2004 resiste agli attacchi di Binder, partito dalla pole, costretto ad accontentarsi dell'ultimo posto a disposizione sul podio al termine di una gara condotta in gran parte in testa.
Giù dal podio, per un soffio, Niccolò Antonelli che all'ultimo giro aveva dato l'illusione di poter portare a casa il successo. Il pilota del team Reale Avintia è il primo italiano al traguardo con un sesto posto dietro a Garcia e Rodrigo e davanti all'altro rookie Guevara. Ottavo posto per il giappo-riccionese Tatsuki Suzuki del team Sic58, una prova d'applausi per lui che, dopo aver affrontato e superato il Covid-19, è arrivato a Losail senza aver sostenuto i test pre-stagionali ed è partito dall'ultima casella in griglia.
Undicesimo posto per Romano Fenati, costretto al double long lap penalty per jump start, mentre Stefano Nepa, ultimo degli italiani, chiude al 18° posto. Tanto amaro in bocca e delusione per Foggia, Migno e Rossi, costretti al ritiro. Tanto nervosismo per Migno, caduto dopo appena due giri a causa di un sorpasso azzardato del rookie Artigas, che con un’entrataccia ha tirato giù anche McPhee e Alcoba, costretti al forfait anticipato.