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Il pilota Honda ha però un rammarico: "Peccato non ci sia anche Marquez"
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Alex Rins e la Honda continuano a stupire, con un secondo posto in Sprint Race nel GP delle Americhe che regala tanti sorrisi allo spagnolo. Per il pilota del team LCR un risultato importante: "È stata una Sprint incredibile, ho perso tanto nel secondo giro e poi mi sono trovato a lottare con Espargaro. Ho preso ritmo, è stato buono e sono contento del risultato. Vediamo domani, se c'è così caldo sarà veramente tosta".
"Questa è una pista che mi piace, sono andato forte e ho fatto dei tempi buoni. Sto esprimendo bene il potenziale di questa Honda, peccato non ci sia Marquez perché sarebbe stato bello paragonare i dati in questo tracciato" ha spiegato Rins.
Terzo posto per Jorge Martìn, ancora con i postumi dell'influenza: "Ho dato il 100%, non avevo più aria nei polmoni e non riuscivo a mantenere il ritmo. Sapevo che Rins fosse più veloce, ho cercato di chiudere gli spazi. Spero che domani andrà meglio, oggi ho sofferto. Serve tanta energia per domani. Non ero pronto a questo caldo, ho avuto tanti problemi sulla moto e non riuscivo a respirare bene. Un podio nella Sprint che ci dà fiducia, ora mi metto a letto e ci vediamo domani".
Quarto posto finale in Sprint per Aleix Espargaro e la sua Aprilia: "Sono molto contento, abbiamo iniziato il weekend in maniera difficile e siamo riusciti a ribaltare la situazione. Mi dispiace aver commesso l'errore in pista e non essere poi riuscito a ripassare Martìn. Ho visto che lui chiudeva la linea per difenderci, ci ho provato fino alla fine per regalare una medaglia al mio team. Ma Martìn ha dato la vita in moto. Sono però molto contento dei miglioramenti".
Tanto amaro in bocca per Fabio Quartararo, caduto a sei giri dal termine e 19° al termine della Sprint Race: "La cosa più frustrante è avere velocità, ma appena sono dietro le Ducati vanno via. Dopo la caduta ho fatto un passo buono nonostante le condizioni della moto. Quando siamo soli andiamo veloci, quando siamo nel gruppo è davvero impossibile. Pensare già al 2024 è assurdo, dobbiamo trovare presto delle soluzioni".