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Imbarazzante superiorità dello spagnolo, che rifila oltre un secondo e mezzo a Vinales (2°) e oltre due a Quartararo e Dovizioso (3° e 4°). Solo 17° Rossi
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Marc Marquez è stato il pilota più veloce nella prima sessione di libere del GP d'Aragona, quattordicesima tappa del Motomondiale. Lo spagnolo della Honda ha dominato il turno con una facilità disarmante, chiudendo in 1'46''869 e rifilando distacchi abissali a tutti: 2° Vinales con la Yamaha (+ 1''617), 4° Dovizioso con la Ducati (+ 2''001), solamente 17° Valentino Rossi, che però non ha montato la soft nel finale.
Un dominio imbarazzante. Non c'è altro modo di definire quello che si è visto nella sessione che ha inaugurato il weekend di Aragon. Marquez ha messo subito le cose in chiaro, facendo da pardone nella prima parte del turno con gomma hard al posteriore e poi stampando un tempo irreale con la soft, quando è sceso in pista per il time attack finale. Il leader del Mondiale ha già migliorato la pole del 2018 (12 millesimi più veloce), ma soprattutto ha messo un muro apparentemente invalicabile tra sé e i rivali più accreditati.
Due Yamaha all'inseguimento: Vinales a oltre un secondo e mezzo, Quartararo a oltre due, con Dovizioso quarto, appena 19 millesimi più lento del rookie francese. La Ducati, reduce dal complicatissimo fine settimana di Misano, è riuscita a mettere tutte e tre le GP19 in top 10, con Miller 5° a + 2''232 e Petrucci 7° a + 2''361. Al netto del distacco abissale da Marquez, un buon segnale nell'ottica di una caccia al podio per le Rosse di Borgo Panigale.
Mattinata complicata invece per Valentino Rossi: il Dottore ha faticato moltissimo con la gomma media al posteriore nella prima parte della sessione ed è quindi passato alla hard, con cui il feeling è sembrato subito migliorare. Il tempo, però, è rimasto altissimo e il distacco finale è di quelli preoccupanti (+ 3''004, a un secondo e mezzo da Vinales). Vale comunque non ha montato la soft per l'attacco al tempo, preferendo conservarla per la FP2.
Al momento qualificati direttamente al Q2 ci sono anche Mir con la Suzuki (6°), Pol Espargaro con la KTM (8°), Morbidelli con l'altra Yamaha Petronas (9°) e Nakagami (10°) con la prima Honda dopo Marquez. Fuori invece Iannone (16°, di rientro dall'infortunio che lo ha tenuto fuori a Misano) e Bagnaia (18°).
In crisi totale Jorge Lorenzo, che nel 2018 ad Aragon centrò la pole (in sella alla Ducati) prima dell'incidente in curva 1 dal quale partì un lungo calvario fatto di cadute, infortuni e totale mancanza di fiducia alla guida della Honda. Il maiorchino ha chiuso con il 23° e ultimo tempo, a oltre 4 secondi dal compagno di team e a quasi 6 decimi dal penultimo, la wild card Aprilia Bradley Smith.