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MotoGP, Bagnaia: “Mi sento libero, sia io che Martin meritiamo il titolo”

Jorge Martin: "La nostra rivalità è bellissima, ho avuto tanti pensieri in questi giorni"

14 Nov 2024 - 16:55
 © Getty Images

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Ci siamo: il Mondiale MotoGP è vicinissimo al suo atto decisivo, l’ultimo Gran Premio a Barcellona. Alla vigilia delle prime Prove Libere, hanno parlato come di consueto i contendenti al titolo iridato. Pecco Bagnaia si è detto più libero: “Martin ha commesso meno errori di me, voglio soltanto vincere entrambe le gare". Più nervoso invece lo spagnolo: “Tanti pensieri in questa settimana, spero non accada nulla di storto”. La conferenza stampa si è poi conclusa con un bell’abbraccio tra i due contendenti-amici al titolo Mondiale.

La MotoGP arriva al suo atto conclusivo, con il Gran Premio di Barcellona (che sostituisce quello di Valencia) che decreterà il nuovo Campione del Mondo. I due contendenti, Bagnaia e Martin, hanno parlato in conferenza stampa.

Poco da perdere ormai per il Campione in carica di Chivasso Pecco Bagnaia: “Voglio dire che sono contento di correre qui. Penso che sia una missione per noi aiutare Valencia e le persone colpite in quella zona. Per me è difficile, ma dobbiamo fare il massimo. Il mio obiettivo è vincere entrambe le gare, poi vedremo cosa accadrà. Dovremo essere perfetti, a maggio io e Jorge eravamo ad un livello altissimo rispetto agli altri. Spero che qualcun altro sarà della lotta. Mi aspetto che Jorge possa anche giocare un po’ di attesa, considerando che il settimo posto gli basterà. Non farò nulla per compromettere il risultato di altri, io darò il mio massimo. Il livello che ho avuto fino ad ora non è bastato. So che potrà avere aiuto da alcuni piloti come Espargaro come io potrò avere aiuto dai ragazzi della Academy. Non è facile paragonare questo titolo con altri titoli, il primo ero molti punti indietro, lo scorso anno forse è stato più semplice ma ho avuto quella brutta caduta a Barcellona. Quest’anno ho commesso errori ma ho anche avuto sfortuna. Jorge ha commesso meno errori e ha saputo a volte accettare di non vincere. Lui ha fatto la differenza nelle gare Sprint. Se vinco il titolo è perché lui avrà commesso un errore domenica. Ora come ora mi sento più libero e devo andare e attaccare a tutta. Due anni fa avevo tanta paura, l’anno scorso ero nervoso. Dobbiamo conviverci. Jorge può godersi il weekend ma penso che entrambi ci divertiremo. Una rivalità forte è qualcosa che mancava dal 2015 circa, penso che sia bello da vedere ed è anche bello che sia un tipo di rapporto nuovo rispetto a quelli passati. Entrambi meritiamo il titolo, io ho fatto più vittorie ma lui ha commesso meno errori. Se vincerà Jorge, sarò contento per lui perché se lo merita”. 

Decisamente più bloccato e nervoso Jorge Martin: “Sono molto contento ed entusiasta ad essere qui e lottare con Pecco per il Campionato del Mondo. È un privilegio, è molto bello poter correre per Valencia. Sono fiducioso e ho fiducia in me stesso. Ho avuto tanti pensieri, cercavo di pensare di predire il futuro perché lo faccio sempre nella vita. Sono stato nervoso, ma non vedo l’ora di correre. Cercherò di divertirmi ed essere me stesso. La mia strategia è fare tutto quello che faccio sempre, cercare di essere competitivo dal venerdì alla domenica. Finalmente posso correre pensando soltanto a me stesso. Ovvio che se potrò vincere il titolo già sabato sarebbe meglio, ma farò il massimo. Pecco potrebbe darmi qualche consiglio (ride, n.d.r.), era nella mia posizione lo scorso anno. Mi sento in un buon momento. Sono grato a Ducati per avermi fornito gli stessi strumenti per poter lottare. Non penso di non essere stato abbastanza per loro, ci sono stati interessi anche in altri aspetti. Sono contento della decisione per il mio futuro, continueremo ad avere un buon rapporto perché in futuro non si può mai sapere. Nella mia carriera sono sempre stato dietro a Pecco, mi sono serviti due anni per arrivare al suo livello. È una bella rivalità, forse non siete abituati ad avere una rivalità tra due ragazzi che hanno un buon rapporto ma spero che le cose non cambieranno”.

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