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CASO DOPING

MotoGp, confermata la positività di Iannone ma con valori bassi

Drostanolone nel campione B del pilota Aprilia: la difesa punterà sulla contaminazione alimentare. Ma i tempi sono lunghi

09 Gen 2020 - 11:39
 © Getty Images

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Le controanalisi hanno confermato la positività al doping di Andrea Iannone: nel campione B delle urine sono state trovate tracce di Drostanolone (steroide androgeno esogeno anabolizzante proibito dalla Wada) ma con valori bassi, dato che potrà dare una mano alla tesi difensiva che punta sulla contaminazione alimentare. Il problema sono i tempi della giustizia sportiva, Iannone - che rischia da una reprimenda a quattro anni di sospensione - potrebbe saltare il primo Gp stagionale in Qatar, l'8 marzo

Il 30enne era stato sospeso in via provvisoria lo scorso 17 dicembre dopo che le prime analisi su un campione di urina nei test del 3 novembre in Malesia avevano rilevato la positività. Ora la conferma delle controanalisi ma i legali di Iannone sono pronti a dare battaglia. "I metaboliti presenti dovrebbero essere pari a 1,150 nanogrammi per millilitro, un quantitativo esiguo, anche considerando che il pilota era da oltre un mese in Asia e il campione di urina era molto disidratato per i test. Un dato che conforta per la nostra tesi di contaminazione alimentare anche perché gli steroidi sono assunti con cicli lunghi, non occasioni. Apprezzo l'atteggiamento garantista dell'Aprilia" ha detto l'avvocato Antonio De Rensis,

"Ho la coscienza a posto, non voglio fermarmi" ha spiegato Iannone a La Gazzetta dello Sport. Rimane lo scoglio dei tempi della giustizia sportiva. In ordine possono partire un eventuale deferimento, la raccolta di altri elementi difensivi, il procedimento con dibattimenti prima davanti alla Disciplinare Internazionale (che deve sentenziare entro 45 giorni) e poi eventualmente il ricorso al Tas di Losanna. Senza una revoca della sospensione - al momento difficile - Iannone salterà quindi i test del 7 febbraio, l'Aprilia spera di averlo per il primo gp stagionale in Qatar ma sono comunque tempi molto stretti. Il pilota di Vasto rischia fino a 4 anni di squalifica.

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