Il CEO di Dorna valuta i possibili scenari per la ripresa del mondiale, ma avverte: "Saremmo stupidi se non pensassimo a una cancellazione"
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Carmelo Ezpeleta non si arrende e prova a ipotizzare alcuni scenari per la ripresa del Motomondiale 2020: "Quello più ottimista prevede di poter iniziare a viaggiare a metà luglio e di poter gareggiare sulle piste di Brno e di Spielberg ad agosto - ha detto il CEO di Dorna alla radio spagnola 'Onda Cero' - La cosa più importante è potersi muovere tra i paesi e quindi studiare le normative dei singoli stati".
Ezpeleta ha spiegato che c'è anche un'altra ipotesi, che sposterebbe ancora più in là la data d'inizio: "Un altro scenario sarebbe quello di fare 10-12 Gran Premi, tenendo conto di volta in volta delle limitazioni locali per decidere se possono essere organizzati con o senza pubblico. In questo caso si correrebbe tra ottobre, novembre e dicembre".
Infine un terzo scenario, estremo: "Concentrare tutta la stagione su due-tre circuiti. Probabilmente, anche senza un pubblico". In questo caso la scelta potrebbe facilmente ricadere sulle piste spagnole omologate, cioé Jerez, Montmelò, Valencia e Aragon.
Il numero uno della Dorna sembra dunque disposto a tutto pur di disputare la stagione, un cambio di rotta rispetto a quanto dichiarato qualche settimana fa, quando si era detto poco fiducioso che il Mondiale partisse. L'ipotesi più dura resta va comunque presa in considerazione: "Stiamo contemplando cosa accadrebbe se non ci fosse il Mondiale, saremmo stupidi se non ci pensassimo. Se accadesse sarebbe un duro colpo per Dorna, ma in questo momento non ci stiamo muovendo in questo scenario".