Condizioni meteo avverse in Australia, con la direzione di gara che ha deciso di cancellare la gara Sprint a Phillip Island
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Niente Sprint Race per il GP d'Australia per la MotoGP. È la scelta annunciata dalla direzione di gara a causa delle condizioni meteo avverse a Phillip Island, con il forte vento e le temperature rigide che hanno portato a cancellare la gara Sprint che non si sarebbe potuta svolgere in sicurezza. La decisione, ufficializzata a 30 minuti dall'avvio programmato della mini-gara, arriva al termine di un weekend rivoluzionata in Australia a causa delle condizioni meteo al limite, con il GP che era stato anticipato al sabato per garantirne il corretto svolgimento.
Scelta che, col senno di poi, è stata vincente per la MotoGP che lascia l'Australia almeno con una gara in archivio, quella vinta da Johann Zarco seguito da Bagnaia e Fabio Di Giannantonio.
Il programma della domenica, invece, non è stato completato con la Sprint Race anche dopo aver assistito alla bandiera rossa che ha frenato la Moto2 a 13 giri dal termine. Il vento forte e il freddo, infatti, non hanno permesso ai piloti di scendere in pista in sicurezza, con la direzione di gara che ha preso la decisione finale dopo essersi riuniti con le scuderie.
Gino Borsoi, team manager di Prima Pramac, si è detto contrariato per la cancellazione della Sprint: "Condizioni critiche, hanno cancellato la Sprint per sicurezza, anche se non è una cosa che a noi va bene. Martin era sicuramente pronto, i nostri piloti volevano correre, ma capisco che la maggior parte dei team avevano deciso di non partecipare. La decisione della Direzione Gara comunque è giusta".
Davide Tardozzi, team manager Ducati, ha replicato così alle parole di Borsoi: "Gino è una persona davvero intelligente: al di là della convenienza della classifica, la sicurezza dei piloti viene prima di tutto. La Direzione Gara come al solito cerca di sentire le opinioni dei team, dopo di che prende la sua decisione, in questo caso secondo me cancellare la Sprint è stata la decisione migliore, la sicurezza viene prima di tutto. Poi c'è chi pensa agli interessi del campionato, ma noi pensiamo prima ai piloti. In questi casi bisogna pensare alla sicurezza dei piloti. Arrivare alla prima curva con quelle raffiche di vento è davvero pericoloso".
Francesco Guidotti, team manager KTM, ha sottolineato: "Abbiamo fatto la gara lunga ieri proprio perché sapevamo che oggi sarebbe stato difficile correre. Hanno fermato la Moto2 per bandiera rossa proprio a causa del forte vento, la situazione purtroppo non è migliorata al momento della Sprint. Avrebbe avuto poco senso partire, era davvero troppo rischioso, con questo vento può succedere di tutto, le probabilità di cadere sono altissime, per noi va bene così".