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Le velocità massime in generale non impressionano, Valentino decimo a 6 decimi
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Prima giornata in archivio, spunti interessanti. Innanzitutto la pista di Sepang è in ottime condizioni, tanto da permettere a ben 14 piloti di girare sotto il muro dei due minuti. L’acquazzone dell’ora di pranzo ha rallentato un po’ il lavoro dei team, addirittura i fratelli Marquez non sono usciti dal box nel pomeriggio per non rischiare sull’asfalto che non si è completamente asciugato in alcuni tratti.
Fabio Quartararo è andato fortissimo, a 6 decimi dalla sua pole di novembre, 7 meglio del record in gara di Valentino Rossi, ed è stato anche il migliore considerando il passo di gara, con ben 13 tornate in 1’59”. Franco Morbidelli non è stato da meno con l’altra Yamaha del team Petronas, solo 51 millesimi più lento del francesino che nel 2021 prenderà il posto del Dottore nella squadra ufficiale.
Vale decimo a 6 decimi, a pochi millesimi da colleghi che lo precedono. Settimo Aleix Espargaro con l’Aprilia tutta nuova che sembra nata bene, e che non ha ancora espresso tutto il suo potenziale perché – vocina dal box - per precauzione il motore a V di 90% non sarebbe stato spremuto a fondo.
Se la prima Ducati con Jack Miller è quinta, ma solo con un giro alla morte a fine giornata, quella di Dovizioso si trova in undicesima posizione. Ha girato poco, il Dovi, concentrandosi probabilmente sulla verifica dei nuovi particolari e delle nuove gomme anteriori che la Michelin ha portato a Sepang. Da segnalare il fatto che le velocità massime non impressionano, con le nuove aerodinamiche più votate alla miglior stabilità dell’avantreno.