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Giornata di time attack e tempi record in Malesia: il ducatista svetta su tutti col tempo di 1.57.134, nuovo primato della pista. Quinto Pecco, fatica Marquez: è solo 14°
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La seconda giornata dei test della MotoGp a Sepang è caratterizzata dai primi time attack di questa stagione. I piloti danno il massimo per effettuare il loro giro veloce, con qualche caduta di troppo, e la spunta un italiano: Enea Bastianini e la sua Ducati ufficiale chiudono davanti a tutti in 1.57.134. Segue Martin (+0.139), che precede Binder (+0.193) ed Aleix Espargaro (+0.312), mentre Pecco Bagnaia chiude quinto a 335 millesimi.
La seconda giornata dei test della MotoGp a Sepang vede quasi tutti i piloti migliorare i tempi registrati ieri, effettuando i primi time attack di quella che si preannuncia come una stagione estremamente equilibrata. Svetta davanti a tutti un efficace Enea Bastianini, che sfrutta al meglio il nuovo pacchetto aerodinamico della Ducati e stabilisce il nuovo record della pista in 1.57.134. Le nuove soluzioni, che garantiscono più maneggevolezza in curva e maggior efficacia nella staccata, premiano anche Jorge Martin: lo spagnolo e la sua Ducati Pramac sono secondi a 139 millesimi, precedendo la velocissima Ktm di Binder (+0.193) e l'Aprilia di Aleix Espargaro (+0.312), che prosegue le prove aerodinamiche col "rastrello" sul codone per raccogliere i dati. Quinta posizione per il campione del mondo uscente, quel Pecco Bagnaia che ha decisamente accelerato dopo i collaudi di ieri e chiude a soli 335 millesimi dal leader. Alle sue spalle la moto del team Vr46 guidata da Fabio Di Giannantonio (+0.485), che precede gli spagnoli Alex Marquez (+0.538) e Pedro Acosta (GasGas, +0.592), con Marco Bezzecchi nono a 733 millesimi.
Quest'ultimo si stava migliorando nel finale, ma è incappato in una scivolata: le cadute sono state una costante dei time attack finali, portando a terra anche Vinales, Zarco e Augusto Fernandez. Chiude la top-10 Joan Mir (+0.738), con Fabio Quartararo 11° nonostante una Yamaha velocissima sul dritto: la sensazione è che i giapponesi, forti di un motore da 340km/h, stiano nascondendo le proprie carte. Solo 14° Marc Marquez, che non è sembrato spingere con la Ducati del team Gresini: per lui un ritardo di 984 millesimi e un feeing tutto da costruire. Qualche problema di troppo per Luca Marini, che sta ancora sistemando la posizione sulla sella dell'Honda ufficiale: chiude 17° a 1"260, precedendo Vinales (+1.322). Ultime posizioni per i collaudatori Crutchlow, Savadori e Pirro. Out per infortunio Morbidelli e Raul Fernandez: il primo salterà anche i successivi test in Qatar.