Lo spagnolo della Ducati Pramac dopo il trionfo in Thailandia: "Il contro sorpasso su Binder mi ha dato la carica per resistere fino in fondo"
© Getty Images
Jorge Martin è raggiante dopo il trionfo nel GP di Thailandia, che gli ha permesso di completare la sua quarta doppietta stagionale in MotoGP e accorciare su Bagnaia in vetta: "Tutti e tre eravamo uguali come passo, è stata una guerra ad armi pari - le parole del pilota Ducati Pramac a Sky -. Avevamo le stesse possibilità di vincere, ma io essendo partito davanti a tutti ho gestito un po' meglio la gomma per l'ultimo giro. Ho trovato il punto giusto in cui frenare e per far andare lungo chi mi inseguiva. Abbiamo fatto una piccolissima modifica che però mi ha permesso di staccare come volevo. Il sorpasso su Brad? Mi stava andando via, ma quando ho visto che si muoveva un po' la sua moto ho deciso di attaccarlo in Curva 3. Questo sorpasso mi ha dato la carica per resistere fino in fondo".
Sorride anche Brad Binder, nonostante il duello perso e la penalità che gli è costata il secondo posto finale: "Volevo vincere davvero, ho dato tutto quello che avevo - le parole del sudafricano della Ktm -. Ci ho provato in ogni modo, ma quando ho spinto di più ho sentito che il posteriore perdeva aderenza e ho cercato di essere intelligente. L'obiettivo era vincere, ma il terzo posto è meglio di niente. Credo che la moto quest'anno vada meglio sui tracciati in cui può scorrere di più, ma stiamo facendo un ottimo lavoro anche sulle staccate. Avevamo tutto ciò che serviva per battere Jorge, ma non siamo riusciti a mettere tutto insieme. Lui ha fatto una gara migliore, ha preservato le gomme e mi ha sorpassato in maniera incredibile. Chi vince tra Pecco e Jorge? C'è una frazione di secondo tra l'uno e l'altro, sembra che in questo momento Jorge abbia l'inerzia dalla sua, ma sicuramente ci aspetta un bello spettacolo".
Soddisfatto Marc Marquez, che sta avendo un finale di stagione in crescendo con la sua Honda: "È stata una bella gara, mi sono divertito. Pensavo che avrei fatto più fatica, specialmente con la gomma dura al posteriore. Ho inziato a guidare bene a Misano, poi in India, Giappone... Ho perso un po' di confidenza in Indonesia, ma oggi l'ho ritrovata. Guidavo bene, senza fare troppa fatica. Il mio obiettivo è chiaro: il futuro è deciso, ma devo spingere più che mai. Voglio tenere quella voglia e quella intensità anche se lotto per il settimo posto. In questo modo posso iniziare il nuovo progetto con una bella grinta. Malesia e Qatar non sono le mie piste preferite, ma a Valencia punto a un bel risultato. Consigli alla Honda per il nuovo pilota? Hanno tanta esperienza, sanno cosa fare. Il rapporto è buonissimo e si parla di tutto, mi fa piacere aiutarli per il futuro".
Fabio Quartararo è stato molto deciso, dopo una gara per lui tutto sommato positiva e chiusa al sesto posto: "Sono stato felice della gara, chi lottava per la vittoria non era molto distante. Ho visto tante cose degli altri piloti e delle altre moto che ci possono aiutare a fare una moto migliore, ma in Yamaha devono ascoltarmi e credere nei miei commenti".
Marco Bezzecchi si è detto contento di aver chiuso ai piedi del podio viste anche le condizioni fisiche in cui arrivava all'appuntamento: "Ho fatto qualche errorino, alla prima curva per poco non prendo in pieno Aleix. Poi mi è venuto addosso Marquez. Venir su è stata dura, però il passo era buono. Ho avuto un po' di beghe, ma alla fine è arrivato un buon quarto posto. La spalla? Ho iniziato a soffrire veramente da metà gara in poi, l'aria fresca che ho trovato quando ho sorpassato Marini mi ha fatto stare un pelo meglio, ma comunque sapevo che sarebbe andata così. Bilancio della stagione? A volte ho fatto qualche errore, a volte siamo stati sfortunati. Dobbiamo finire bene l'anno, ma nel complesso io sono contento".
DI GIANNANTONIO: "IO IN HONDA? VEDIAMO, VOGLIO MERITARMI LA MOTOGP"
Fabio Di Giannantonio è emerso come candidato numero uno a prendere il posto di Marc Marquez in Hrc nella prossima stagione e ne ha parlato acnhe dopo la gara di Buriram: "Vediamo, magari c'è qualche evoluzione ma ancora non so niente. Io voglio meritarmi la MotoGP in generale, voglio crescere ed essere tra i migliori al mondo. Quello che sto facendo è per continuare il mio percorso, non nello specifico per prendermi una Honda l'anno prossimo. Non è stata l'ambizione dell'Hrc a farmi crescere nelle ultime gare. Il decimo in più l'ho trovato grazie al lavoro e alla concentrazione, soltanto quello".