MotoGP, le immagini del GP della Thailandia
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Buriram ai voti: Bagnaia sogna ancora, Martin gode lo stesso
BAGNAIA 9 - Il bagnato non sarà la sua specialità, ma se ogni cosa che "non sa fare" la fa così... Pecco ci crede anche dopo una partenza da rivedere, soprattutto dopo i problemi accusati al mattino che lo avevano fatto scendere in pista con poca speranza. Poi però il coniglio esce dal cilindro e la magia è fatta, sfruttando anche gli errori degli altri. E dall'errore del suo futuro compagno di squadra Marquez esce penalizzato, ma con la consapevolezza di poter stare davanti a Martin e di poter continuare la corsa per il titolo.
MARTIN 8,5 - Ligabue canta "chi si accontenta gode così così", ma in questo caso lo smentiamo. Lo fa soprattutto Martin, che col secondo posto gode, e come se gode perché resta avanti nella generale sapendo di non doversi prendere rischi. Perché il secondo posto è quello che serve per mettere le mani sul titolo, anche se Bagnaia dovesse vincerle tutte. E lui, che il mondiale lo vuole a tutti i costi, è guardingo e attaccato al manubrio come non mai, guardando a distanza Pecco e difendendosi da chi arriva dietro.
ACOSTA 8 - Il ritorno del rookie maravilla, dopo settimane di troppi bassi causa scivoloni. Il troppo stroppia, si sa, e ora Pedro sembra averlo capito cercando di non strafare in pista. È tornato il pilota di una volta, quello che sfrutta le occasioni e capace di mettere in riga anche il team factory KTM, con Miller che ne esce confuso nella fila di tornanti che regalano la posizione allo spagnolo.
DI GIANNANTONIO 7 - L'ultima della stagione per lui che si dovrà operare, ma una prestazione da applausi nonostante il dolore. Diggia c'è e continuerà a esserci per il team VR46 e il finale di stagione è il miglior modo per poter sognare in grande per l'anno che verrà.
M. MARQUEZ 6 - Meglio non rischiare, ma questa volta non sorride. Il Cannibale, infatti, parte bene e poi si mette all'inseguimento di Bagnaia, ma a fregarlo è la gomma anteriore, portata più volte al raffreddamento per evitare il patatrac. Inevitabile però a metà gara, quando l'attacco all'italiano costa caro allo spagnolo che cade nonostante il tentativo "alla Marquez" di salvarla. Ma il cordolo lo beffa e lo costringe a ripartire da dietro. E l'11° posto finale è il chiaro segnale che se fosse rimasto in scia...
BASTIANINI 7 - Voto che è la media tra il 9 della Sprint e il 6 in gara, seppur durata troppo poco. Sfortuna per il pilota del team Ducati che avrebbe meritato qualcosa di più dopo l'ottima rimonta in seguito a una partenza tutt'altro che ottimale.
A. MARQUEZ 6 - Dà un po' di lavoro da fare agli uomini Gresini dopo la caduta nel sighting lap, ma poi prova a mettere una pezza in gara.
QUARTARARO 5,5 - Peccato per il Diablo, caduto e fuori dai giochi troppo presto. Dopo una qualifica da terza casella in seconda fila le speranze erano tante, ma la Yamaha tradisce ancora una volta il francese.
KTM 5 - Un voto per due, anzi per tre. Tra Miller, Binder e la scuderia a vincere è... Pedro Acosta. Ne abbiamo già parlato, il rookie maravilla è in GasGas solo per motivi contrattuali dell'anno in favore dell'australiano e del sudafricano, ma nella prossima stagione la musica sarà diversa. Perché la Casa austriaca non può permettersi di finire sempre dietro al suo team satellite.
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