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È del ducatista spagnolo la pole position dell'appuntamento decisivo nella corsa al titolo della premier class
di Stefano Gatti© Getty Images
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Pole position al primo assalto per Jorge Martin a Valencia. Lo spagnolo targato Pramac la mette a segno in un minuto, 29 secondi e 621 millesimi. Con lui in prima fila Marc Marquez (+0.205) e Jack Miller (+0.213). Seconda e terza fila per i due piloti in lizza per il titolo. Fabio Quartararo segna il quarto tempo a 279 millesimi dalla vetta ed avrà a suo fianco Alex Rins e Maverick Vinales, Francesco Bagnaia l'ottavo a 428 millesimi: terza fila in compagnia di Brad Binder e Johann Zarco.
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Una pole che non ammette discussioni, quella messa in cassaforte già al suo primo time attack da Martin davanti a Marquez e Miller, per una prima fila esplosiva, formata da piloti che - secondo modalità tra loro molto diverse - potrebbero rivestire al via e poi soprattutto in gara il ruolo di arbitri della sfida per il titolo. Lo spagnolo e l'australiano in sella alla Ducati Pramac ed a quella factory e quindi compagni di marca e di squadra del" candidato" Bagnaia, il Cannibale pronto a dare l'anima per chiudere con una vittoria un'altra stagione complicata. Non hanno brillato, in qualifica, i due piloti che si giocano il titolo iridato. La tensione ha senza ombra di dubbio giocato un ruolo pesante sull'atteggiamento e sulle prestazioni in pista di Bagnaia e Quartararo. E non ha molto senso dire che - in assenza di un rivale al via dalla pole - per il ducatista la strada sia tutta in discesa.
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Obbligato com'è a puntare senza alternative al primo posto, Quartararo ha appunto fallito la missione-pole e non è andato oltre l'interno della seconda fila, con tre avversari davanti, ben poco disposti ad essere accomodanti nei suoi confronti. Al suo fianco, il Diablo - che può contare solo sulla grinta, carattere e "mestiere" (sa già come si fa a conquistare il titolo) - troverà sullo schieramento di partenza Alex Rins e Maverick Vinales, vale a dire i due piloti promossi - in ordine inverso - dal Q1 che ha invece bocciato Enea Bastianini, scivolato a terra proprio nel momento topico della sessione e quindi al via dalla quinta fila.
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Quanto a Bagnaia, il leader della generale ha chiuso le qualifiche con l'ottavo tempo, al centro della terza fila: al suo interno la KTM di Brad Binder, all'esterno la Ducati Pramac di Johann Zarco, a terra nel bel mezzo del Q2, mentre cercava vanamente di imitare le performances del compagno di squadra Terminator. Il francese precede tre colleghi che hanno attraversato senza produrre acuti degni di nota la caccia alla pole position: quarta fila per Aleix Espargarò, Luca Marini e Joan Mir. La scivolata di Bastianini in Q1 regala allo spagnolo di Aprilia un minimo vantaggio sul diretto rivale per il terzo gradino del podio finale. Staccato da Aleix di un solo punto (211 a 212), il romagnolo del Team Gresini scatta però subito alle sue spalle, per una sfida ad armi praticamente pari e potenzialmente diretta, almeno nelle premesse.
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Completano la quinta fila Miguel Oliveira (il più veloce nell'ultimo turno di prove libere) ed un sempre più inconsistente Alex Marquez, pure tradito dalla sua Honda LCR. Alle loro spalle Franco Morbidelli, Cal Crutchlow ed un Marco Bezzecchi alle prese con uno dei fine settimana più difficili della sua per il resto molto buona stagione con la Ducati VR46. Settima fila della griglia per Fabio Digiannantonio, Remy Gardner e Pol Espargarò (ingloriosamente a terra nel Q1). Ottava ed ultima per Raul Fernandez, Darryn Binder e per il rientrante Takaaki Nakagami.