Le parole del GP Dall'Igna nel dopogara thai sono già un manifesto della stagione che ci aspetta
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"Credo che Marc abbia già la moto in mano. Il suo è stato un fine settimana perfetto, Pecco ha del margine di miglioramento e mi aspetto che lo tiri fuori durante i prossimi Gran Premi". Il Direttore Generale di Ducati Corse Dall'Igna è già impegnato in quello che sembra essere la sua più scomoda (per quanto largamente anticipata) incombenza del 2025: festeggiare e motivare i suoi due piloti - Marc Marquez e Francesco Bagnaia - ad ogni singolo GP della stagione scattata in Thailandia con il weekend perfetto del Cannibale spagnolo e quello - di altissimo livello, intendiamoci - leggermente più faticoso del tre volte campione del mondo italiano. Sì perché - al netto della bella prova di Alex Marquez con la Desmosedici Gresini - la stagione parte con i due piloti ufficiali della Rossa di Borgo Panigale nettamente favoriti sulla concorrenza nella corsa al titolo e facilmente ad ogni singola gara o sessione di prove ufficiali alla piena soddisfazione di uno dei due farà da contraltare la (almeno parziale) delusione o la recriminazione dell'altro. È stato così a Buriram, dove Marc ha dichiarato di "vivere in un sogno" e Pecco di essere "soddisfatto solo al sessanta per cento". Da questo punto di vista, il prossimo GP d'Argentina di metà mese rappresenta un'interessantissima controprova.
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Le dichiarazioni post-gare di Dall'Igna offrono un altro interessante spunto di riflessione legato alla pressione delle gomme, che ci era peraltro sembrata piuttosto evidente (e "critica") durante lo svolgimento del GP della Thailandia.
"La pressione che abbiamo messo è, di fatto, corretta, è la stessa che abbiamo messo sabato per la Sprint, ma nel GP è cresciuta un po' meno rispetto a quello che ci aspettavamo e al margine che ci teniamo per fare la gare. Vogliamo che i campioni facciano meno conti durante la gara e suggeriamo i comportamenti da adottare, per evitare che cadano".
Il rischio è quello che - in particolare condizioni - tenere nella giusta (anche e soprattutto da regolamento) finestra di utilizzo della pressione finisca per snaturare le gare stesse. Dopo pochi giri infatti Marc ha dovuto proprio fare i conti, togliendo platealmente il gas per lasciarsi sfilare dal fratello minore e mandarlo al comando a fare il ritmo, per poi riprendersi quasi senza colpo ferire la prima posizione... in tempo utile per presentarsi in testa sotto la bandiera a scacchi. Dominatore e calcolatore al tempo stesso: una contraddizione in termini. In questo caso ha funzionato, in futuro giochetti di questo tipo potrebbero costare caro. Non sempre davanti a te c'è tuo fratello o un caro amico...
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Lasciamo l'ultima parola a Dall'Igna con alcuni pensieri che - per quanto espressi a caldo, nel vero senso della parola - in Thailandia, "lanciano" già la volata ad un GP d'Argentina... imperdibile: lo stesso aggettivo che usiamo senza ombra di dubbio per definire la campagna Ducati 2025.
"Marc qui in Thailandia ha avuto dei test più facili, Pecco ha avuto un test più tormentato. Questo secondo me può giustificare il fatto che lui abbia un po’ più di ritardo nella preparazione delle gare. Un Mondiale però non è come i cento metri, l’importante è arrivare bene alla fine della gara e del campionato per poi potersela giocare. L'anno scorso ci ha insegnato che i risultati sono più importanti delle vittorie. Entrambi i nostri piloti hanno fatto una gara intelligente e spero che arriveranno entrambi a giocarsi il titolo a fine anno".
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