Il campione di casa insegue a Le Mans la prima vittoria dell'anno
di Stefano Gatti© Getty Images
Undicesimo nel ranking, alle spalle del connazionale Johann Zarco (lui pure a caccia di gloria sull'asfalto di casa) e del rientrante Marc Marquez: a Le Mans Fabio Quartararo va alla caccia di un rilancio necessario e indispensabile, cercando tra le curve amiche la strada giusta verso l'uscita dal tunnel-Yamaha. A punti in tutte le prime quattro tappe iridate, il campione del mondo 2021 è sì salito sul podio con il terzo posto di Austin ma lo score totale alla vigilia del GP di Francia (40 punti) ammonta a meno della metà del bottino del capofila Francesco Bagnaia (87), del quale il Diablo è stato l'unico rivale nella corsa al titolo l'anno scorso, ma solo fino alla pausa estiva, abbandonando il duello dopo l'ultima vittoria a Silverstone.
Fabio affronta la sfida con lo spirito combattivo di sempre e poi (ma sì, poteva forse mancare?) con un casco "LM special edition" mostrato al mondo via social in un contesto decisamente patriottico. Servirà ben altro, ovviamente. Compreso un focus motivazionale sempre più difficile da inquadrare, tra le voci di mercato e un fronte interno più aperto del solito. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, nel primo scorcio di stagione infatti Franco Morbidelli ha spesso guidato sui livelli del compagno di squadra, tanto da prenderne la scia nella classifica generale, con sei soli punti di ritardo da Fabio. Un dettaglio forse, ma piuttosto significativo: un segnale e un campanello d'allarme (dal punto di vista del nizzardo, ovviamente) che punta alla gara di casa per imprimere una svolta alla sua stagione e provare a risalire la china per riportarsi - noblesse oblige, per restare in tema - nei quartieri alti della classifica generale. È tardi per puntare al titolo (non solo per Fabio, se Bagnaia nelle prosime due o tre tappe farà il suo!), ma il podio mondiale deve essere una... missione possibile. Al tempo stesso, giocarsela con la concorrenza diretta (e in particolare con la KTM e i suoi piloti) è un passaggio-chiave per progettare un 2024 di piena rivincita e di sfida al binomio Bagnaia-Ducati: magari proprio in sella alla moto austriaca.