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VERSO AUSTIN

Sotto a chi tocca: Austin terra di conquista per gli outsider: chi sarà il prossimo?

Il Circuit Of The Americas è casa-Marquez ma nelle ultime stagioni ha regalato diverse sorprese

di Stefano Gatti
26 Mar 2025 - 11:22
 © Getty Images

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A caccia di riscatto nel teatro d'operazioni forse meno indicato per mettere mano alla missione. Ma poi vuoi mettere il gusto, chioserebbe Valentino Rossi! Francesco Bagnaia guarda per forza di cose al Gran Premio delle Americhe in programma nell'ultimo weekend di marzo come ad uno snodo-chiave della sua stagione e della corsa ad un titolo iridato che Pecco vuole riprendersi dopo averlo ceduto lo scorso anno a Jorge Martin. Il Circuit of the Americas è però il feudo (uno dei) di Marc Marquez, ancora imbattuto dopo i primi due GP stagionali in Thailandia e Argentina. Il Cannibale si è sempre... saziato a dovere in Texas: sette vittorie nella premier class nell'arco temporale di nove anni (tutte con la Honda) tra il 2013 e il 2021, includendo nel conto la cancellazione covid del 2020.

Gran Premio a senso unico quindi nel weekend ad Austin? Questo sembra dire un pronostico più che mai blindato, eppure... no! Per quanto la storia, anche quella recente, conti meno della stretta attualità (ci mancherebbe altro!) Bagnaia ha spazio di manovra e la possibilità concreta di dare una scossa alla sua stagione. Il terzo atto stagionale chiama il tre volte campione del mondo ad alzare finalmente il livello del suo gioco. D'altra parte uno dei nickhames degli USA è "Land Of Opportunity". Quindi, perché no? Senza dimenticare che un "mattoncino" Pecco lo aveva messo due anni fa, vincendo la prima Sprint Race texana.

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L'ultimo acuto texano di Marquez risale ad ormai quattro anni fa. Dal 2022 al 2025 la terra di frontiera del COTA è infatti stata più che altro terra di conquista degli outsiders: di lusso magari, ma sempre outsider: Enea Bastianini con la Ducati Gresini tre anni fa, Alex Rins "addirittura" con la Honda LCR nel 2023, Maverick Vinales e il clamoroso "clean sweep" (pole position, Sprint Race e Gran Premio) di Aprilia Racing dodici mesi fa. Senza dimenticare che la predilezione totale del già citato Rins per Austin: sei anni fa infatti il catalano oggi alla Yamaha aveva interrotto la striscia di sei vittorie consecutive di Marquez portando alla vittoria la Suzuki.

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Certo, Bagnaia non è un outsider e considerarlo tale è parecchio irriguardoso nei suoi confronti, però il suo attuale ruolo di inseguitore del compagno di squadra ben si adatta alla missione Texas Pecco ci ha spesso abituato a rialzare prontamente la testa nei passaggi più complicati, anche se questo è leggermente più lungo e sostanzioso degli episodi precedenti. Non si tratta stavolta di rimediare ad un singolo episodio negativo ma tirare i fili di una comprensione della Desmosedici 24/25 fin qui imperfetta.

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Nell'equazione generale in ogni caso il fattore-ousider è quasi destinato a giocare un ruolo-chiave. Assiduo frequentatore del podio a Buriram e a Termas de Rio Hondo, Alex Marquez potrebbe in qualche modi affrancarsi dalla sudditanza familiare,"scegliendo" Austin come scenario della sua prima vittoria in MotoGP, categoria nella il fratello minore di Marc quale è al sesto anno di attività.

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Spingendoci ancora oltre, come non ritagliare un ruolo da outsider superlusso a Johann Zarco? In sella alla Honda LCR, il pilota di Nizza ha una voglia matta, esperienza quanto basta ed è quinto nella classifica generale grazie ad un buon inizio di stagione. Vale anche la pena ricordare, tornandoci sopra, che non più tardi di due anni fa Rins regalò da queste parti alla Honda la sua più recente (e quantomai episodica) vittoria nella premier class e proprio grazie al team di Lucio Cecchinello del quale Zarco è il pilota di punta. Ricordiamo anche che - per quanto non esplosivo - il primissimo scorcio di Mondiale vede Honda in crescita: nel Mondiale Costruttori la Casa giapponese è la prima (seppur lontanissima) cacciatrice della Ducati, davanti ad Aprilia, KTM e Yamaha. Quanto poi ad estendere la chance-vittoria ai due ufficiali Honda Luca Marini e Joan Mir, beh... meglio non spingersi così in là, ricordando però che la "Lone Star" della bandiera del Texas potrebbe brillare (e sventolare) anche sopra le loro teste. Nella terra delle opportunità l'eccezione (alla regola-Marquez in questo caso) può diventare la regola!

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