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Vi mancano le gare? Per fortuna si corre con MotoGP 20

Carriera manageriale, guida sempre più simulativa e nuove sfide storiche: abbiamo provato su PS4 e Switch l'ultimo capitolo della serie motociclistica di Milestone

24 Mag 2020 - 12:05

C'è solo un modo per vedere in azione Marquez, Rossi, Dovizioso, Quartararo e tutti gli altri piloti del Motomondiale di quest'anno: i videogiochi. Il coronavirus ha fermato lo sport di tutto il mondo, compresi i campionati a due e quattro ruote. Fortuna vuole che Milestone sia riuscita ad anticipare di un paio di mesi l'uscita di MotoGP 20, il gioco con licenza ufficiale Fim e Dorna, riempiendo un vuoto che resterà tale ancora per almeno un paio di mesi o forse più. Al contrario, il nuovo capitolo della serie non soltanto è già disponibile, ma si presenta ricco di novità, sia dal punto di vista dei contenuti, sia da quello tecnico. Uno sforzo non da poco per gli sviluppatori della software house milanese, capaci di accontentare i possessori di PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PC, Stadia e TIMGAMES.

L'innovazione principale di questo MotoGP 20 riguarda la carriera, che diventa manageriale. In pratica, sono state introdotte nuove figure oltre a quella del pilota. Si tratta di un manager, di un capotecnico, di un telemetrista, oltre a diversi meccanici. La scelta e la gestione di queste figure, tutte da ingaggiare (e retribuire) e dotate di caratteristiche specifiche, vi permetterà di avere contratti migliori e di accelerare lo sviluppo della vostra moto durante la stagione. Delle vostra moto, ma anche del vostro team, visto che per la prima volta potrete decidere di scendere in pista non vestendo i colori di una squadra ufficiale, ma quelli di una scuderia personale. Avrete a disposizione mezzi veri e sponsor reali, con la possibilità di personalizzarne a piacere la livrea. Nella ricerca del maggior realismo possibile, poi, sono stati introdotti due nuovi importanti parametri: il consumo di carburante e quello asimmetrico degli pneumatici, che incideranno notevolmente sui vostri risultati. Più di una volta, infatti, ci è capitato di rimanere a secco per aver esagerato con l'aggressività del motore tramite l'intervento sulla centralina e nel desiderio di risparmiare peso, limando al massimo la quantità di benzina imbarcata. Ciò si va ad aggiungere ai danni aerodinamici (e non solo) causati da cadute o contatti, che vi faranno perdere le appendici introdotte da ormai tutte le squadre negli ultimi anni, e da una gestione dei freni ancora più completa. Durante la stagione dovrete approfittare delle prove libere o delle finestre di test per trovare l'assetto giusto e dedicarvi allo sviluppo di motore, telaio, elettronica e aerodinamica. Insomma, sono lontani i tempi in cui bastava accelerare e frenare. Di sicuro una bella novità, che vi calerà ancora di più dentro il paddock virtuale della MotoGP e delle sue sorelle minori. A meno che non siate alla ricerca di un gioco arcade nudo e crudo.

Per chi avesse nostalgia del passato (recente), ci sono ancora le sfide storiche, introdotte con successo lo scorso anno. Questa volta sono state strutturate in modo diverso. Il nuovo schema prevede tre livelli di difficoltà (facile, medio e difficile), con gare che vi si proporranno in modo casuale. In base ai piazzamenti guadagnerete crediti, che potranno poi essere spesi per acquistare autentiche leggende dell'era moderna. A disposizione avrete decine di piloti (compresi Rainey, Doohan, Schwantz, Stoner, Simoncelli, Biaggi e Kato) e moto iconiche (meravigliose le Cagiva 500 di Lawson e Kocinski) fra cui pescare. Una variazione, che però non ci ha convinto del tutto.

Per il resto, confermate le altre modalità classiche. Dai GP singoli, all'intero campionato, passando per il time attack. Potrete scegliere tra tutti i piloti della stagione 2020 divisi tra MotoGP, Moto2, Moto3, MotoE e Rookies Cup, con queste ultime due categorie attese a breve causa ritardo per il Covid-19, ma pure le mitiche 500cc a due tempi e le MotoGP storiche. Presenti anche i 20 tracciati ufficiali, compresa la nuova pista finlandese del KymiRing. A livello di personalizzazione, potrete vestire da testa a piedi il vostro pilota, ma anche scatenare la fantasia, disegnando e condividendo le grafiche di caschi, numeri, adesivi, patch e, come detto, livree, grazie al nuovo editor grafico. Per quanto riguarda il comparto multiplayer online, sono previste le gare pubbliche, le lobby private e la race director, oltre all'ormai immancabile stagione eSport.

Dal punto di vista tecnico, nella nostra prova su PS4 non abbiamo che potuto apprezzare i tanti dettagli migliorati. Dagli stili di guida, ai nuovi modelli 3D dei piloti, a cui sono stati aggiunti i volti di noti team manager come Dall'Igna, Gresini o Puig giusto per citarne alcuni. Dagli spettacolari replay in soggettiva delle cadute, alle nuove animazioni in pista, che vi vedranno gesticolare dopo un contatto con un altro pilota o imprecare dopo essere rimasti fermi perché senza benzina. Sempre più vicini alla perfezione gli scenari, l'asfalto, i giochi di luce, il meteo, ma anche i danni alle moto. Il tutto senza ricadere sui caricamenti, che restano nella norma per durata e quantità, anche se continuano a presentare l'irritante problema del sottofondo musicale che va a scatti. Sul piano della fisica e del realismo di guida, il consumo di gomme e carburante influisce non poco sul rendimento in gara, ma i più sensibili noteranno come pure un'aletta che si stacca modifica l'aerodinamica. E anche la gestione della frenata, con la scelta del diametro dei dischi, si è fatta più decisiva. A livello di sonoro, resta grandioso il sound delle moto, mentre per quanto riguarda l'audio ambientale si potrebbe fare di meglio.

Niente da dire per quanto riguarda il framerate, che resta stabile anche nei momenti più concitati. Milestone ha comunque assicurato i 60 fps per PS4 Pro e Xbox One X, mentre nuovo server dedicati dovrebbe garantire sfide online ancora più avvincenti. Anche grazie ad A.N.N.A., la nuova IA neurale introdotta in MotoGP 19, che è stata affinata, rendendo gli avversari più smaliziati nel corpo a corpo, ma anche più "umani" nel commettere errori.

Sempre grazie a Koch Media, poi, abbiamo avuto modo di testare anche la versione per Switch. Che non farà gli stessi numeri di vendite delle altre console, ma di sicuro merita di essere presa in grande considerazione dagli appassionati che vogliono portarsi in giro le sfide della MotoGP. Come in passato, a livello di contenuti, le uniche rinunce a cui sono chiamati i possessori dell'ibrida di Nintendo sono due: accontentarsi di gare con soli 16 piloti in pista e rinunciare all'online. In questo secondo caso, esiste un multiplayer, ma è unicamente in wireless locale, da 2 a 8 giocatori. Scelta dolorosa, ma comprensibile. E comunque è meglio di niente. Per il resto, non manca nulla rispetto alla versione "full". Dalle gare singole, alla carriera manageriale, dalle sfide storiche, all'editor di caschi, numeri e livree. Con tutti i piloti (compreso il vostro alter ego personalizzabile di tutto punto) e le moto protagoniste della stagione attuale. Tecnicamente, poi, è stato confermato il buon livello raggiunto finora, non senza qualche miglioramento generale sempre apprezzato. Grafica dettagliata, buona fisica, framerate più che dignitoso. Gli unici appunti riguardano qualche caricamento non troppo veloce e scene di intermezzo limitate all'indispensabile. Non abbastanza, però, per non farci apprezzare questo MotoGP 20 anche in versione portatile.

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