L'esterno carica gli azzurri verso la sfida di Nations: "Li abbiamo portati sempre coi piedi per terra"
Italia-Germania si avvicina e Riccardo Calafiori non vede l'ora di giocarla. Alla vigilia della sfida valida per i quarti di finale di Nations League, l'azzurro in conferenza stampa ha presentato il match contro gli uomini di Nagelsmann, lanciando una vera e propria sfida ai tedeschi: "Non sarà mai una partita come le altre. Non so bene che gara aspettarmi, sia a noi sia a loro manca qualche giocatore. È un test importante, sicuramente vogliamo vincere per poi andare alle fasi finali di Nations League".
"Loro magari hanno avuto sempre questa spocchia, questa cosa di essere superiori e noi magari li abbiamo portati coi piedi per terra. Però ogni partita fa storia a sé: noi siamo umili e pensiamo a dare il massimo" ha detto, incalzato dalle domande dei giornalisti.
Una gara che, ha detto l'esterno dell'Arsenal ex Bologna, è ricca di significati ma che può anche dare risposte sul cammino degli azzurri dopo il disastro a Euro2024: "So che abbiamo ricominciato questo nuovo ciclo e ci troviamo bene: la squadra è giovane, siamo affiatati, con alcuni ci conosciamo da parecchio. Penso che in campo si sia vista la differenza rispetto agli europei. Il carico psicologico agli europei è normale averlo. Secondo me abbiamo accettato la batosta presa, è stata fondamentale la prima partita con la Francia. Siamo migliorati tanto, domani è un test importante per vedere a che punto siamo".
E parlando proprio degli Europei è impossibile non pensare a quell'azione che ha portato al gol di Zaccagni all'ultimo con la Croazia: "L'emozione è stata enorme, forse la più grande mai provata in carriera, per quello che era successo prima e per l'importanza che ha avuto. L'ho rivista parecchie volte, quello che mi emoziona tuttora sono le emozioni sui maxi-schermi: è una cosa che sa di Nazionale e che non puoi provare con il club. Non mi ricordo cosa stavo pensando, sapevo che era l'ultima azione e ho dato tutto: anche Mattia ha fatto un gol non da poco, complicato e pesante".