Il tecnico dei francesi è pronto a sfidare gli Azzurri col turnover
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Quella tra Italia e Francia non è mai una sfida come le altre e Didier Deschamps lo sa bene. Quella di San Siro, nell'ultima giornata del gruppo 2 di Nations League, è importante ai fini della classifica, con Azzurri e Bleus che si contendono il primato. Ma gli uomini di Spalletti hanno dalla loro il vantaggio dello scontro diretto e la differenza reti e soltanto una sconfitta netta (0-4) toglierebbe la leadership. Uno sgambetto che i transalpini proveranno a mettere in atto col turnover, come sottolineato dal ct francese in conferenza: "Nel ranking Fifa siamo secondi, siamo semifinalisti dell'Europeo. In Nations League ho deciso di far giocare i più giovani e di certo non è andata come speravamo. Ma siamo qui, siamo vivi, tutte le partite sono importanti e anche se siamo qualificati sappiamo cosa dobbiamo fare. Ci saranno dei cambi di formazione, ho bisogno di vedere dei giocatori".
"Serve esperienza e anche adattarsi. C'è un vissuto e ogni situazione è diversa, ogni mattina mi alzo e mi dico che "non so" cosa succederà perché l'ambiente non è lo stesso di 10 anni fa, così come le esigenze. Mi adatto cercando di mantenere voglia e serenità. Non avremo la stessa formazione delle scorse partite perché voglio vedere più giocatori, ma non trarrò conclusioni in base a queste gare. Sono passaggi che servono, ritengo che sia il momento giusto per fare turnover in base a quello che ci aspetta in futuro" ha spiegato.
Sulle critiche arrivate dopo lo 0-0 contro Israele ha aggiunto: "Sto facendo di tutto per continuare a far mantenere alto il livello della squadra, le critiche fanno parte della vita così come i complimenti. Tutto ciò non influenzerà le mie scelte per permettere alla squadra di essere la migliore possibile. È frustrante avere tante occasioni da gol e non segnare. Lunedì e martedì molti giocatori avevano bisogno di recuperare, escono da settimane a tre partite. La stanchezza è fisica e psicologica. Gli spostamenti, i viaggi... Ma la motivazione c'è. La stanchezza psicologica è più difficile da quantificare".
Poi ha parlato anche di due juventini che segue da vicino: "Khephren Thuram? Lo ho convocato, c'è tanta concorrenza nel mezzo e poi col Nizza l'anno scorso ha avuto dei problemi. Ora tocca a lui far bene con la Juventus, lì gioca di più e gli auguro di mantenere alto il livello come sta facendo. Kalulu è stato bravo nell'anno dello scudetto col Milan, ora sta ritrovando condizione con la Juventus e può giocare laterale o centrale. Lo seguiamo attentamente, ma come a centrocampo anche la difesa è un settore altamente competitivo".
Un ricordo anche degli anni italiani: "Ho passato tanti anni in Italia, mi fa sempre piacere tornare. Come giocatore era sempre una sfida speciale perché loro vincevano spesso e si diceva che la Francia non vinceva mai".
E una battuta anche su Pogba: "Ho visto che ha trovato l'accordo con la Juventus, non so cosa sceglierà di fare, si sta preparando a livello individuale".