La proposta di gioco azzurra lascia qualche speranza in vista del ritorno
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L'Italia esce dal match d'andata dei quarti di finale di Nations League con un risultato negativo e con parecchi rimpianti, ma anche con la consapevolezza di avere le carte in regola per poter ribaltare le sorti della doppia sfida nella gara di ritorno in Germania. A San Siro si è vista una squadra poco concreta e soprattutto disattenta in alcune circostanze chiave, ma allo stesso tempo volenterosa, propositiva e mai arrendevole.
I tedeschi si sono fatti preferire sul piano del possesso palla, complice l'enorme qualità del loro reparto offensivo guidato da un Musiala in grande spolvero, ma hanno spesso scoperto il fianco alle incursioni azzurre. Tonali ha saputo dettare legge in mezzo al campo, ha segnato e ha rifinito con grande continuità, anche se sono mancati gli acuti di altri membri dell'orchestra di Spalletti: Kean ha sprecato un paio di ghiotte chance, Raspadori si è divorato il gol che poteva rimettere la sfida sui binari giusti dopo l'1-1. Poi c'è la grande questione dei gol presi su calcio piazzato, un argomento che Spalletti ha voluto evitare nelle interviste post partita, ma che rappresenta un po' l'elefante nella stanza di questa Nazionale. In più c'è l'equivoco Bastoni, che da centrale nella difesa a 3 non dà le garanzie di un marcatore puro e quasi certamente verrà dirottato nel suo ruolo naturale per la gara di ritorno con l'inserimento di Buongiorno, complice anche l'infortunio di Calafiori.
Si tratta in tutti i casi di dettagli che, si sa, nel calcio fanno sempre la differenza, ma che allo stesso tempo non possono e non devono essere considerati ostacoli insormontabili. Maggior concretezza in zona gol e maggior attenzione nelle marcature possono bastare per porre quanto meno le basi di un'impresa certamente difficile, ma non impossibile. Almeno per quanto ha espresso il match di San Siro.
Quella di Dortmund sarà anche una sfida alla storia, con un precedente incoraggiante e ben impresso nella memoria di tutti, seppur ormai lontano: l'ultimo successo italiano in terra tedesca risale infatti al 4 luglio 2006, proprio al Westfalenstadion, nella semifinale del Mondiale. Il risultato finale, 0-2, è lo stesso che servirebbe per garantirsi la Final Four di giugno e un girone di qualificazione più agevole alla prossima Coppa del Mondo.