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Gli Azzurri dominano ma creano poco, rimanendo leader del Gruppo A davanti all'Olanda
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Finisce 0-0 la sfida tra Italia e Polonia, valida per la terza giornata del Gruppo A di Nations League. A Danzica va in scena una partita abbastanza equilibrata, con i ragazzi di Mancini che tengono quasi sempre il pallino del gioco e si fanno preferire per possesso palla, ma creano poco e sprecano molto. Il punto conquistato basta a mantenere la vetta della classifica con una lunghezza di vantaggio sull'Olanda, che gli azzurri affronteranno mercoledì a Bergamo.
LA PARTITA
Un piccolo passo falso. Un'occasione persa che, fortunatamente, non incide sulla classifica, in attesa di uno scontro diretto in casa che sarà decisivo per le sorti del girone. Anche nel clima freddo e sul terreno disastrato di Danzica l'Italia di Mancini riesce a esprimere una buona intensità e a creare trame di gioco interessanti, ma ai pregi, ai quali va aggiunta anche l'ormai indiscutibile solidità difensiva, affianca anche i soliti difetti, tra cui spicca la mancanza di concretezza e la scarsa vena realizzativa degli attaccanti. Al netto dei 6 gol alla Moldavia in amichevole, gli Azzurri sono fermi a 2 reti in 3 partite di Nations League. Entrambe per altro realizzate da centrocampisti.
Per la sfida a Lewandowski e compagni Mancini sceglie di tenere a riposo Immobile e rilanciare dal 1' Belotti, che si trova di fronte una difesa estremamente 'italiana', con Glik, Walukiewicz e Bereszynski (ma non Szczesny). Spinti dalla presenza quasi inverosimile di 9000 tifosi i padroni di casa partono pressando forte, ma col passare dei minuti comincia a emergere la qualità e la disciplina tattica degli Azzurri, che al 10' vanno a un passo dal vantaggio: Belotti mette in mezzo un pallone che è solo da spingere dentro, ma Chiesa (alla sua prima uscita ufficiale dopo il passaggio alla Juve) spara incredibilmente alto. La Polonia risponde affidandosi soprattutto ai contropiedi, concessi da un'Italia a tratti un po' troppo sbilanciata in avanti, e al 18' Emerson è superlativo nel chiudere in corner su un Lewandowski praticamente solo davanti a Donnarumma. La manovra azzurra resta nettamente più veloce, fluida e a tratti anche piacevole da vedere, ma il tridente Chiesa-Belotti-Pellegrini manca di concretezza, le occasioni vere e proprie latitano e a fine primo tempo è 0-0.
Nella ripresa la musica non cambia, la sfida resta piuttosto equilibrata, con i ragazzi di Mancini che insistono e rimangono in controllo, ma faticano maledettamente a spaventare Fabianski. Il ct getta nella mischia anche Kean e il terzetto del Sassuolo Locatelli-Berardi-Caputo, ma complici anche le condizioni del terreno di gioco, che si fanno via via più disastrose, la partita non riesce ad accendersi. Qualche sussulto arriva solo negli ultimissimi minuti, quando gli Azzurri si lanciano all'assalto guidati soprattutto dalla voglia dei nuovi entrati, ma per poco non subiscono la beffa che avrebbe avuto del clamoroso. Fortunatamente la conclusione del subentrato Linetty si spegne sull'esterno della rete dando solamente l'illusione del gol.
LE PAGELLE
Walukiewicz 6,5 - Ad appena vent'anni dimostra di saper guidare con sicurezza e personalità la difesa della Nazionale. Qualche errore in fase di disimpegno, ma pochissime sbavature quando si tratta di ripiegare e chiudere. A Cagliari possono sorridere.
Lewandowski 5 - Certo, senza la straordinaria impalcatura del Bayern alle proprie spalle tutto diventa più difficile, ma dal miglior giocatore dell'ultima Champions League, leader indiscusso di una squadra che ha vinto tutto, ci si attendeva molto di più.
Verratti 6,5 - Insieme a Barella è lui a guidare il centrocampo: bravissimo a nascondere il pallone quando serve e innescare i compagni con tempi di gioco impeccabili. Manca l'invenzione decisiva, ma non la leadership e la qualità.
Emerson 6,5 - Sgravato di particolari compiti difensivi (anche se la miglior chiusura della serata è sua), si concede numerose incursioni offensive, risultando tra i più pericolosi in un finale tutto all'assalto.
Chiesa 5,5 - L'impegno non manca mai, ma la corsa e la generosità non bastano a garantirgli la sufficienza, davanti a una serie di errori e imprecisioni che pesano anche sul risultato finale.
IL TABELLINO
Polonia-Italia 0-0
Polonia (4-2-3-1): Fabianski 6; Kedziora 6, Glik 6, Walukiewicz 6,5, Bereszynski 6; Krychowiak 5,5, Moder 6; Szymanski 5 (15' st Grosicki 6), Klich 6 (25' st Milik 6), Jozwiak 5,5 (37' st Karbownik 6); Lewandowski 5 (36' st Linetty 6).
Ct: Brzeczek 6
Italia (4-3-3): Donnarumma 6; Florenzi 6, Bonucci 6,5, Acerbi 6,5, Emerson 6,5; Verratti 6,5, Jorginho 5,5, Barella 6,5 (34' st Locatelli 6); Chiesa 5,5 (25' st Kean 6), Belotti 5,5 (37' st Caputo 6), Pellegrini 6,5 (37' st Berardi 6).
Ct: Mancini 6
Arbitro: Sanchez Martinez
Marcatori:
Ammoniti: Bereszynski (P), Kedziora (P), Belotti (I), Acerbi (I)
Espulsi:
LE STATISTICHE
- L'Italia è imbattuta da 15 partite ufficiali consecutive (12V, 3N), solamente in una occasione gli Azzurri hanno fatto meglio nella propria storia (17 gare di fila) tra giugno 1997 e giugno 1999.
- L’Italia ha pareggiato quattro delle cinque sfide disputate in Polonia (1V), amichevoli escluse.
- Escludendo le amichevoli, l’Italia ha sempre mantenuto la porta inviolata nelle cinque trasferte disputate in Polonia.
- La Nazionale di Mancini non ha trovato la rete per la prima volta dal novembre 2018 (0-0 vs Portogallo), interrompendo una striscia di 14 partite in gol (46 reti in totale, 3.3 di media a match)
- La Nazionale di Mancini ha pareggiato due delle ultime tre partite (1V) dopo aver vinto tutte le precedenti 10.
- L’Italia ha effettuato 17 tiri contro la Polonia, la partita con più tentativi a rete per gli Azzurri in Nations League senza trovare il gol.
- L'Italia ha effettuato solo due tiri nello specchio contro la Polonia, eguagliando il record negativo per la Nazionale nella gestione Mancini (vs Polonia e vs Portogallo nella Nations League 2018).
- Leonardo Bonucci ha disputato la sua 98ª presenza con la maglia della Nazionale, raggiungendo Gianluca Zambrotta al quarto posto per partite giocate con l'Italia tra i difensori (ottavo in generale).