Nations League: Barella stende l'Olanda
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Un gol di testa nel recupero del primo tempo vale il primato del girone
Nella seconda giornata della Lega A di Nations League, l'Italia batte 1-0 l'Olanda, conquista la prima vittoria post-lockdown e balza in vetta al gruppo 1. Ad Amsterdam, fantastico primo tempo degli azzurri, che mettono sotto i padroni di casa e trovano il gol-vittoria nel recupero, grazie a un colpo di testa di Barella servito da Immobile (46'). Nella ripresa Donnarumma è super su Van de Beek, Kean si divora il raddoppio al 91'.
LA PARTITA
Dopo il mezzo passo contro la Bosnia, l'Italia si riprende immediatamente, conquista Amsterdam e vola in testa al proprio girone. Mancini presenta sette novità rispetto alla gara con la Bosnia (conferme solo per Donnarumma, Bonucci, Barella e Insigne) e gli Azzurri rispondono alla grande, mandando al tappeto la rivale più diretta per la qualificazione alle Finals. Un successo meritatissimo, costruito con un grande primo tempo dove l'Italia ha messo in campo un grande pressing, una splendida circolazione di palla con gli attaccanti bravissimi a svariare su tutto il fronte d'attacco. Jorginho, assente a Firenze, conferma di essere davvero insostituibile e fa girare la squadra a meraviglia. Un centrocampo muscoli e fantasia, completato alla grande dal match-winner Barella e da Locatelli, protagonista di un debutto da favola. Spinazzola e Insigne sono stati una spina nel fianco a sinistra, facendo letteralmente impazzire Hateboer e il povero Veltman, puntato costantemente da Immobile, anello debole della retroguardia oranje. A parte una bella giocata di Wijnaldum, la prima frazione è un monologo azzurro. Zaniolo (sfortunato il romanista, costretto a uscire per un problema al ginocchio che fa temere il peggio), Immobile e Insigne spaventano Cillessen, preludio al bel gol di Barella dopo una splendida azione corale.
La ripresa si apre con Insigne che sfiora il raddoppio (bravo Cillessen), poi Donnarumma dà un senso alla sua serata con una paratissima su Van de Beek. I padroni di casa spingono, gli Azzurri hanno occasioni nelle ripartenze ma non le sfruttano. Con l'ingresso di Luuk De Jong l'ultimo quarto d'ora è si sofferenza autentica, ma il muro azzurro guidato da Chiellini e Bonucci regge l'urto ed evita quella che sarebbe stata un'autentica beffa. Tre punti conquistati con personalità e gioco: l'Italia non vuole fare la comparsa in questa Nations League.
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LE PAGELLE
Veltman 5 - Senza De Ligt e De Vrij, Lodeweges si affida al neo-acquisto del Brighton come partner di Van Dijk. Si capisce sin da subito che è l'anello debole, non a caso Immobile va sempre dalla sua parte e si tiene alla larga dal centrale del Liverpool.
Depay 5 - Sulla schiena ha tatuato la faccia di un leone, ma in campo Chiellini e Bonucci lo rendono un tenero agnellino. Un paio di conclusioni senza impensierire Donnarumma. Un' po' poco.
Wijnaldum 6,5 - Esterno alto o centrocampista, il centrocampista del Liverpool è il più tonico e pericoloso dei suoi. Corre per due e fa quasi sempre la cosa giusta.
Barella 7 - Continua l'estate da favola del centrocampista dell'Inter, reduce da una grande Europa League e il migliore contro la Bosnia. Anche se non è la sua specialità, la zuccata con cui stende l'Olanda e da attaccante vero.
Immobile 7 - Con la maglia azzurra non è il terribile cecchino della Lazio, ma lavora tanto per la squadra, svaria su tutto il fronte e regala a Barella l'assist per il gol che decide la gara.
Chiellini 6,5 - Il capitano torna in Nazionale dopo 16 mesi. Un quarto d'ora per togliersi un po' la ruggine con qualche appoggio sbagliato di troppo, poi si incolla a Depay e lo anticipa costantemente.
IL TABELLINO
OLANDA-ITALIA 0-1
Olanda (4-3-3): Cillessen 6; Hateboer 5 (25' st Dumfries 6), Veltman 5, Van Dijk 6, Aké 5 (36' st L. De Jong sv; De Roon 6, Van de Beek 5,5 (12' st Bergwijn 5,5), F. De Jong 6; Wijnaldum 6,5, Depay 5, Promes 5. A disp.: Krul, Bizot, Tete, Fer, Babel, Schuurs, Strootman, Ihattaren, Wijndal. All.: Lodeweges 5
Italia (4-3-3): Donnarumma 7; D'Ambrosio 6, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5, Spinazzola 7; Barella 7, Jorginho 7, Locatelli 7 (36' st Cristante sv); Zaniolo 6 (42' Kean 6), Immobile 7, Insigne 7 (45' st Chiesa sv). A disp.: Sirigu, Cragno, Di Lorenzo, Pellegrini, Belotti, Mancini, Acerbi, Florenzi, Caputo. All.: Mancini 7
Arbitro: Brych (Germania)
Marcatori: 46' pt Barella (I)
Ammoniti: D'Ambrosio (I), Veltman (O), Cristante (I), Wijnaldum (O), Chiellini (I), Depay (O)
Espulsi: -
Note: -
LE STATISTICHE
Roberto Mancini ha perso solamente due delle prime 21 partite sulla panchina della Nazionale, come Marcello Lippi: solo Ferruccio Valcareggi ha registrato meno sconfitte (una) dopo altrettante gare con gli Azzurri.
L’Italia non subisce più di un gol da 19 partite consecutive: l’ultima volta in cui gli Azzurri hanno avuto una striscia più lunga senza almeno due reti al passivo in una singola gara risale al 2006 (24 incontri, serie che ha visto come ulitma gara il pareggio per 1-1 nel Mondiale 2006 contro la Francia).
L’Italia è imbattuta in tutte le sette sfide disputate ad Amsterdam contro l’Olanda: tre vittorie e quattro pareggi nel parziale.
L’Italia ha mantenuto la porta inviolata contro l’Olanda in trasferta (incluse gare a campo neutro) per la terza volta nella sua storia: le precedenti nel febbraio 1990 con Walter Zenga tra i pali e nel 2000 con Francesco Toldo.
Nicolò Barella è il primo giocatore a segnare un gol di testa con la maglia della Nazionale contro l’Olanda da Alberto Gilardino nel novembre del 2005, anche in quel caso ad Amsterdam.
Solo Andrea Belotti (cinque reti) ha segnato più gol di Barella (quattro) con la maglia della Nazionale dall’arrivo di Roberto Mancini in panchina.
Barella è il primo giocatore dell’Inter ad aver segnato un gol di testa con la Nazionale da Éder contro l’Uruguay nel giugno 2017.
Tre degli ultimi quattro gol dell’Italia in tutte le competizioni sono arrivati con un colpo di testa.
Manuel Locatelli è il 55º giocatore utilizzato da Roberto Mancini dal suo arrivo in Nazionale e il 25º ad aver esordito sotto la gestione dell’attuale tecnico Azzurro.
Roberto Mancini ha schierato la seconda formazione titolare più anziana (27 Anni, 311 Giorni) da quando siede sulla panchina Azzurra, più giovane solo dell’11 della sfida contro la Bosnia di giugno 2019 (28 Anni, 181 Giorni).