Al fianco del ct Salvatore Sirigu: "Capisco i timori del club, ma in Nazionale c'è sicurezza"
"Sarà una grandissima emozione, è una cosa che non avrei mai immaginato succedesse e avrei preferito che non succedesse e che ci fosse qui Roberto: sia per la sua salute che per il fatto che tutto lo staff e la squadra ha bisogno di lui". Lo ha detto Alberigo Evani, vice di Roberto Mancini, parlando a Coverciano alla vigilia della partita amichevole contro l'Estonia, a proposito del suo esordio in panchina vista l'assenza del ct per il Covid-19. "Noi non entriamo in polemica con i club, facciamo con quello che riusciamo ad avere. Capiamo che il momento è difficile e comprendiamo le esigenze delle società. Ci sono tanto ragazzi interessanti, chi sarà qui in questi 10 giorni ci darà soddisfazioni", ha aggiunto a proposito dello stop imposto da alcune ASL e dalle preoccupazioni dei club per i loro giocatori.
"Roberto Mancini non c'è fisicamente, ma è come se fosse qui con noi. Quello che ci fa stare sereni è lo spirito di gruppo di questi ragazzi, queste difficoltà ci potrebbero aiutare ancora di più a crescere", ha aggiunto Evani. "Con Mancini ci sentiamo spesso durante la giornata, sia per il lavoro da fare che per quello che è stato fatto. Partecipa alle riunioni, segue gli allenamenti in diretta e il gruppo lo sente vicino. Non ci sono tanti cambiamenti sotto questo aspetto, è come se ci fosse", ha spiegato ancora Evani. Sui tanti volti nuovi di questa Nazionale, il vice di Mancini ha detto: "Speriamo riescano a memorizzare in fretta i movimenti necessari, ma sono sicuro che faranno il massimo perché come per noi anche per loro è una grande opportunità".
SIRIGU: "CAPISCO I TIMORI DEI CLUB, MA IN NAZIONALE C'E' SICUREZZA"
"Vestire la maglia della Nazionale è un motivo di orgoglio per chiunque, chi fa parte di questo gruppo è onorato aldilà dell'importanza della partita. Giocare per l'Italia è già la cosa più importante che possa esserci per un professionista". Lo ha detto Salvatore Sirigu, portiere del Torino e della Nazionale, parlando in conferenza stampa a Firenze alla vigilia dell'amichevole contro l'Estonia. "E' un momento particolare, è normale che le società e i dirigenti abbiano paura di non poter controllare i loro tesserati e quindi si hanno dei dubbi. Ma questo è comprensibile - ha aggiunto - poi in Nazionale il protocollo è ancora più rigido perché siamo anche isolati. I viaggi sono fatti in massima sicurezza, purtroppo la pandemia non è controllabile ma si può ridurre il margine di contagio usando la massima attenzione", ha detto ancora Sirigu. "L'importanza della Nazionale è indiscussa anche solo per i giocatori che ne fanno parte"