Il ct azzurro in vista del match di Dortmund: "Bastoni gioca, Zaccagni in panchina, su Lucca e Kean..."
L'obiettivo semifinale in Nations League si è complicato dopo la sconfitta al Meazza nell'andata del quarto di finale contro la Germania. L'1-2 in rimonta firmato dai tedeschi nella ripresa ha scombussolato i piani del ct Spalletti che, tra tattiche e infortuni, per la sfida di Dortmund - che dolci ricordi fa affiorare agli azzurri - ha annunciato dei cambiamenti: "Più o meno farò quattro cambi". "Serve un'impresa perché partiamo da un risultato di svantaggio, ma serve un'altra prestazione come quella di giovedì. - ha aggiunto poi in conferenza stampa -. Non dobbiamo inventarci cose impossibili. Loro sono una squadra forte, ma noi a San Siro abbiamo fatto ciò che dovevamo e se riusciremo a ripeterci sono convinto che porteremo a casa la vittoria".
Luciano Spalletti è rimasto soddisfatto di quanto visto a San Siro, anzi nelle parole rilasciate a Vivo Azzurro ha rilanciato le ambizioni nazionali: "Ci sono alcune sconfitte che fanno sembrare cose mai avvenute, questa è una di quelle. Abbiamo accettato di fare la partita a tutto campo, uomo contro uomo, contro calciatori fisicamente imponente. Lo abbiamo fatto bene costruendo dal basso e creando tante situazioni per fare gol. Certo abbiamo anche sofferto - ha proseguito il ct -, però non abbiamo concesso grandi occasioni oltre a un paio di disattenzioni. Abbiamo fatto quello che dovevamo per vincere la partita".
Per tutti questi motivi Spalletti crede ancora nella qualificazione: "Proveremo di base a riproporre le stesse cose, se riusciremo ad avere lo stesso comportamento di giovedì il risultato sarà diverso. Poi metterò in campo un po' di fantasia in più per le scelte individuali".
Poi qualche considerazione sui singoli e sulle possibili scelte di formazioni. "Bastoni gioca, ma è chiaro che metterlo più laterale è difficile - ha spiegato il ct azzurro -. Ha fatto bene nel ruolo di centrale perché sa costruire ed entrare palla al piede. Buongiorno uguale. Sono due calciatori forti che bisognerebbe riuscire a far coesistere anche quando c'è Calafiori".
"Zaccagni? Può fare il lavoro di Politano dall'altra parte - ha continuato -. E' un attaccante esterno da 4-2-3-1 o da 4-3-3. Ora è migliorato nella fase di gioco offensiva entrando dentro al campo perché nella Lazio ha un terzino alle spalle che si inserisce. Però ha fatto solo dieci minuti di allenamento e lo vedo rischioso farlo giocare dall'inizio. Magari quando ci sarà bisogno di qualità o un cambio di passo sarà perfetto". "Rovella e Ricci insieme? Possono giocare insieme, ma domani ne gioca uno soltanto", ha aggiunto.
"Attacco a due con Kean e Lucca? Si può fare perché le caratteristiche dei nostri giocatori lo consentono. Vista la partita credo però che inizialmente sia meglio uno che fa il lavoro di raccordo tra due settori - ha proseguito Spalletti -. Noi vogliamo vincerla la gara ed è meglio avere un attaccante in più da inserire a gara in corso se dovesse essere necessario". In questo senso, dunque, Maldini sembra in pole per un posto da titolare: "Perché no. Ha fatto vedere di essere un calciatore di livello top. Ha solo bisogno di macinare minuti dentro partite importanti per arrivare al suo massimo".
Infine qualche considerazioni sulle difficoltà nel gioco aereo dell'Italia e la necessità di aggiungere centimetri alla squadra. "Guardando lo scenario mondiale ed Europeo, più si hanno giocatori alti e meglio è. Il fisico aiuta sempre, altrimenti si è vulnerabile su tanti aspetti in questo calcio - ha spiegato il ct azzurro -. Possiamo giocare in più modi e abbiamo soluzioni importanti per il futuro oltre a questa gara".