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Il tecnico di Certaldo ha deciso di cambiare buona parte della formazione scesa in campo agli Europei con la Svizzera dando via a un nuovo corso
di Marco Cangelli© Getty Images
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Cambiare in corsa non è mai una buona strategia, motivo per cui se si vogliono fare delle modifiche a un sistema, è utile compierle all'inizio di un nuovo percorso. Lo sa bene Luciano Spalletti che, dopo l'eliminazione agli ottavi di finale dell'Europeo con la Svizzera, ha deciso di compiere una completa rivoluzione in Nazionale per dare un nuovo corso. Se si esclude Gianluigi Donnarumma, capitano degli azzurri e punto cardine di questa squadra, nessuno sembra esser indispensabile per il tecnico di Certaldo che ha sfruttato l'estate per riflettere a fondo e dare una svolta alla compagine tricolore in vista dell'esordio in Nations League contro la Francia.
Certo, sfidare i Blues e pensare di portare a casa tre punti con una squadra rivoluzionata è complicato, ma se si vuole dare un nuovo corso alla compagine del Bel Paese è giusto partire con la prima sfida ufficiale che vedrà l'Italia passare dalla difesa a quattro vista in giugno alla tanto osannata difesa a tre. Dopotutto in Serie A Inter, Atalanta, Napoli e Torino, che compongono la colonna portante della retroguardia azzurra, giocano a tre e quindi anche lo stesso Spalletti ha dovuto cedere alle necessità dei propri giocatori piuttosto che imporre a tutti i costi il proprio credo.
Da qui i primi cambiamenti: fuori Gianluca Mancini, nemmeno preso in considerazione per la doppia sfida di Nations League, e dentro Federico Gatti e Alessandro Buongiorno che l'Europeo lo hanno trascorso in panchina. Probabilmente non partiranno nemmeno in questo dal primo minuto, tuttavia sono in ballottaggio rispettivamente con Giovanni Di Lorenzo e Alessandro Bastoni che nella sciagurata sfida di Berlino erano in campo e che ora vedono il proprio posto traballare. Se per il difensore interista c'è il dubbio per l'affaticamento muscolare subito contro l'Atalanta (e prontamente recuperato come dimostrato negli allenamenti a Coverciano), il giocatore del Napoli potrebbe veder insidiato il proprio posto dal calciatore della Juventus.
Chi invece sembra esser sicuro di uno spazio a sinistra è Riccardo Calafiori che contro la Svizzera non era presente, ma semplicemente perché squalificato. L'eroe della sfida contro la Croazia è stata una delle note più positive dell'Europeo italiano tanto che ha prontamente risalito le gerarchie e si è preso un posto in prima classe in vista dell'ennesima rifondazione azzurra. Il difensore dell'Arsenal è stato in passato provato a tre con Gatti e Buongiorno e chissà che non diventi proprio questa la retroguardia della Nazionale in futuro.
Il grande cambiamento arriva però dal centrocampo dove nessuno può dirsi salvo, escluso Nicolò Barella, assente giustificato con la Francia a causa dell'operazione al naso concordata già in precedenza, ma al tempo stesso con ogni probabilità pronto a rientrare nelle rotazioni di Spalletti non appena si sarà dimesso. Se si valuta l'impiego di un 3-5-2, a questo punto non c'è più spazio per Bryan Cristante, escluso come Mancini dalle convocazioni, ma anche lo stesso Nicolò Fagioli sembra essere sulla graticola. Spalletti lo volle in Germania a tutti i costi dopo la squalifica per il caso scommesse non ricevendo però la risposta che ci si aspettava da lui. Con la Juventus in questa prima fase di campionato non ha brillato, motivo per cui la sua presenza contro i Blues è alquanto a rischio.
A questo punto dentro Federico Dimarco che ben si adatta in un centrocampo a cinque e assente contro la Svizzera a causa di un infortunio patito proprio con la Croazia; Andrea Cambiaso che in quel sciagurato match vide il campo soltanto per pochi minuti non potendo di conseguenza incidere a fondo; così come Sandro Tonali e Federico Ricci, le due grandi novità di questa spedizione. Il primo è al rientro dalla squalifica per il caso scommesse, mentre il secondo era stato escluso troppo presto dai 26 verso la Germania diventando oggi un punto per ricominciare. Chiaramente lui dovrebbe sostituire Fagioli al centro, ma rimarrà il dubbio sino alla discesa in campo.
A chiudere il cerchio l'attacco con Mateo Retegui e Giacomo Raspadori là davanti. Fuori Gianluca Scamacca per infortunio (e che molto probabilmente avrebbe trovato uno spazio), Spalletti ha deciso di lasciare a casa Federico Chiesa e Stephan El-Shaarawy reintegrando piuttosto Moise Kean. Per il primo si attende una rinascita con la maglia del Liverpool per poter tornare in azzurro, mentre per il secondo l'esperienza sembra arrivata al capolinea. Il centravanti della Fiorentina potrebbe subentrare nel secondo tempo e diventare un'alternativa utile per la Nazionale in cambiamento.