Gli Azzurri alla Final Four solo in caso di vittoria, i magiari allenati da Marco Rossi vogliono continuare a sognare
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La Nations League dell'Italia si chiude questa sera contro l'Ungheria in un match (alle 20.45 alla Puskas Arena di Budapest) che è una sorta di dentro o fuori. Scongiurato il pericolo di retrocedere in Lega B, dove sono finiti gli inglesi dopo essere stati battuti proprio dagli Azzurri, la squadra di Roberto Mancini punta alla Final Four, conquistabile solo con una vittoria visto che sono proprio i magiari di Marco Rossi a comandare il gruppo 3 con 10 punti contro gli 8 della nostra nazionale.
COME STA L'ITALIA
Il risultato, come sempre, sarà il primo obiettivo da conquistare ma - in ottica ricostruzione - sarà interessante capire se l'Italia mostrerà ulteriori progressi dopo il successo di San Siro, arrivato attraverso un mix di giocatori esperti (Bonucci, Toloi, Acerbi e Jorginho) affiancati da un plotone di giovani, o comunque calciatori con scarsa esperienza a livello internazionale, e con un modulo del tutto nuovo per la gestione Mancini. Il 3-5-2 dovrebbe essere confermato anche perché non si vedono all'orizzonte recuperi dei vari big che sono mancati anche qualche giorno fa: senza i vari Verratti, Pellegrini, Tonali, Politano, e svanita la possibilità di avere almeno Immobile, ci potrebbe comunque essere un cambio di reparto con chance per Bastoni (ballotaggio con Acerbi), Pobega (Cristante) e Gnonto (Scamacca). Resta comunque la possibilità di un 4-3-3 per seguire il copione del match di andata, quando le ripartenze furono la chiave del successo italiano.
LA SFIDA DELL'UNGHERIA
Attenzione però a non sottovalutare gli avversari, visto che l'Ungheria ha dimostrato di saperci fare: bottino pieno nei due match contro l'Inghilterra e quattro punti contro la Germania con l'unica sconfitta arrivata, non in modo netto, proprio contro gli Azzurri. "Non siamo solo Szoboszlai, siamo una squadra unita e organizzata" ha ripetuto Rossi, che in Ungheria ha trovato una "seconda patria" per usare parole sue, dopo il titolo con l'Honved l'ottimo lavoro con la nazionale. Che non vuole smettere di sognare e provare ad agguantare la Final Four.