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A Bahia Blanca un ragazzo morto strozzato dalla bandiera incastrata nella ruota della moto

Oltre tre mesi dopo la morte di Diego Armando Maradona, scomparso lo scorso 25 novembre, il dolore non accenna a placarsi ed è reso ancora più insopportabile dal fatto che, dopo la pubblicazione delle intercettazioni delle telefonate tra le persone che se ne prendevano cura, l'inchiesta per accertare le reali cause del decesso del Pibe è entrata in una fase cruciale. Migliaia di persone, tra cui le due figlie Dalma e Giannina insieme alla madre Claudia, si sono date appuntamento per le strade di Buenos Aires e hanno marciato pacificamente per chiedere giustizia. "La sentenza sarà sociale. Giustizia per Diego. Non è morto, lo hanno ucciso. Processo e punizione dei colpevoli" era il manifesto della marcia.

Folla e fuochi d'artificio per gli Xeneizes: pullman bloccato e scortato all'aeroporto

L'ex capitano della Roma è in Argentina per visite e firma, domani il primo allenamento

Il Pibe de Oro è ricoverato per curare il disturbo notturno: 4 giorni e 4 notti di sonno indotto

I festeggiamenti si sono chiusi con scontri con la polizia: 20 fermati e 3 agenti feriti il bilancio

Sopralluogo alla Bombonera: il campo è allagato, match posticipato a domenica alle 20 italiane

L'artista locale Santiago Barbeito ha realizzato una versione 'sportiva' della "Creazione di Adamo" di Michelangelo

Alcuni vandali hanno rotto la scultura che omaggia la Pulce sul "Paseo de la Gloria"

A due giorni dalla cocente sconfitta ai rigori nella finale di Coppa America, il Governo della Città di Buenos Aires ha reso omaggio a Lionel Messi inaugurando una sua statua a grandezza naturale nel “Paseo de la Gloria“, che già annovera quelle dedicate a grandi atleti argentini come Emanuel Ginobili, Guillermo Vilas e Luciana Aymar. Horacio Rodriguez Larreta, capo del governo di Buenos Aires, ha presentato la scultura e si è unito all’appello dei tifosi argentini chiedendo a Messi di non lasciare la Selecion argentina: “Chiediamo a Leo che non ci abbandoni, di proseguire uniti, è senza dubbio il più grande giocatore del mondo”. Per il 2 luglio è inoltre prevista, nella piazza dell'Obelisco di Buenos Aires, una grande manifestazione popolare per chiedere a Messi di restare in Nazionale.

L'attaccante si sfoga dopo l'esclusione del Boca dalla Coppa Libertadores e rischia di rendere inutile la chiamata del ct

Lo juventino: "Se gioco così dipende anche dall'essere cresciuto a Fuerte Apache"