Non vedenti, amputati, paraplegici. C'è un'Italia che vince e incanta, che lotta e domina. E' la nazionale azzurra di sci nautico paralimpico, che ai recenti Europei di Roquebrune-sur-Argens (Francia), terminati domenica, ha spazzato via la concorrenza con sette ori individuali e un oro a squadre. A troneggiare su tutto e tutti, ancora una volta, è stato Daniele Cassioli, il fuoriclasse di Gallarate (Varese) che con quattro ori (più quello a squadre) ha trionfato in tutte le discipline: slalom, figure, salto e combinata. Per lo straordinario campione azzurro, il più grande di sempre nello sci nautico paralimpico con 22 titoli mondiali, sono ora 25 (venticinque) le medaglie d'oro conquistate in carriera ai campionati europei. Un palmarès senza precedenti.Oltre ai quattro ori di Cassioli, l'Italia ha portato a casa altri tre ori individuali, sei argenti e due bronzi. Pietro de Maria (categoria seated) si è imposto nello slalom e sempre nello slalom (categoria standing) ha vinto Christian Lanthaler. Ottimo risultato anche per Alessia Refolo(atleta non vedente), regina nello slalom alla sua prima esperienza in un Europeo. Quattro argenti (slalom, figure, salto e combinata) per un altro grandissimo talento azzurro, il non vedente Uber Riva, che si è dovuto arrendere soltanto a Cassioli. Molto bene pure Sabrina Bassi (categoria seated), seconda nello slalom e nelle figure. I due bronzi sono invece per il non vedente Matteo Fanchini, terzo in slalom e salto per una nazionale che in Europa ha appena scritto una nuova pagina di storia.