Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Risultati per il tag:

eicma 2018

gallery
Speciale

Trk 251, Leoncino 250 e Imperiale 400 le novità presentate a Eicma, alle quali si aggiungono le classiche naked e la 302R.TRK 251Benelli TRK 251 nasce per diventare la prima moto da viaggio (può essere guidata con la patente A2), per consentire anche ai più giovani di vivere l'avventura. È agile, leggera e il suo 250 cc è pronto a fare strada affrontando anche i tratti più ostili, senza mai mettere in difficoltà i piloti meno esperti. Il monocilindrico è quello già visto e apprezzato su BN251 e la ciclistica è ben rapportata alla potenza della moto. Benelli propone TRK 251 nella colorazione rossa e bianca e nera e sarà disponibile già dalla prossima primavera. LEONCINO 250Compatta, dallo stile classico ma moderna nell'anima, Leoncino 250 rappresenta l'heritage di Benelli: è spinta dal quarto di litro che eroga 24,5 CV a 9.000 giri/min avvolto da un telaio a traliccio ben in vista che si integra perfettamente con la linea vintage e dinamica. Il gruppo ottico LED le dona un aspetto anche elegante e la strumentazione digitale è ben studiata e rimane visibile in tutte le condizioni di luce. Leoncino 250 sarà disponibile dalla prima metà del 2019 in quattro diverse colorazioni: bianca, antracite, rosso e marrone. IMPERIALE 400Lo scorso anno Benelli la presentò come un concept dal gusto classico e puro. oggi arriva ad EICMA in versione definitiva. Imperiale 400 è equipaggiata con un monocilindrico 4 tempi da 400 cc in grado di erogare 20,5 CV di potenza. È facile, adatta a tutti e anche affascinante per via di quello stile da spirito libero e per quei dettagli cromati che, su una moto di questo segmento, non guastano mai. Tutto su Benelli Imperiale 400 ha un gusto retrò: dal serbatoio a goccia al faro tondo, passando per il disegno dello scarico. Dal primo trimestre del 2019 sarà disponibile nelle colorazioni nero, rosso e argento.

07 Nov 2018 - 14:17
gallery
Speciale

Le tanto attese KTM 790 ADVENTURE e KTM 790 ADVENTURE R sono il risultato dei feedback dei clienti, unito all'esperienza e alla competenza del Marchio. Con prestazioni che vanno ben oltre quanto scritto sulla carta, queste due moto permettono a KTM di fissare un nuovo standard di riferimento in termini di prestazioni e capacità di guida in fuoristrada nel mercato delle enduro stradali di media cilindrata. La KTM 790 ADVENTURE è destinata ad appassionati viaggiatori pronti a scoprire nuove strade in qualunque direzione – indipendentemente dal tipo di terreno. La KTM 790 ADVENTURE R è una moto leggera, agile e tecnologicamente avanzata pensata per gli avventurieri che vogliono mettersi alla prova sfidando terreni insidiosi. Entrambe sono equipaggiate con il bicilindrico parallelo LC8c da 799 cm³, montato per la prima volta sulla KTM 790 DUKE; questo motore è stato messo a punto in modo che eroghi la sostanziosa coppia a regimi inferiori, come richiesto dalle esigenze specifiche dello stile di guida Adventure. Il risultato: un'accelerazione fluida, ottime prestazioni e un'autonomia di 450 km grazie al serbatoio da 20 litri. Entrambe le moto sono state sviluppate da alcuni dei migliori piloti offroad del mondo, in collaborazione con il Red Bull KTM Rally Factory Racing Team, al fine di offrire un telaio che ispiri sicurezza e controllo, con un baricentro basso e un'ergonomia di guida adatta a piloti di qualunque statura e orientamento. Una gamma completa di sistemi di assistenza alla guida, attivabili tramite un interruttore del menu montato sul manubrio e il display TFT a colori permettono di tenere tutto sotto controllo, in qualunque situazione.

07 Nov 2018 - 13:40
gallery
Speciale

DEBUTTA A EICMA V7 III STONE MY19, DISPONIBILE ANCHE NELLA VARIANTE NIGHT PACK, CON FANALERIA A LED E NUOVI DETTAGLI STILISTICI: È LA TERZA GENERAZIONE DELLA MOTO GUZZI PIÙ AMATA, REALIZZATA CON COMPETENZA E ABILITÀ COME SEMPRE A MANDELLOV7 è uno dei modelli più celebri e conosciuti di Moto Guzzi. La fama mondiale è dovuta alla sua capacità di mantenere fede alle aspettative e alla reputazione di un marchio leggendario come Moto Guzzi. Dal 1967, anno in cui iniziarono le vendite dei primi esemplari in Italia, V7 è diventata il caposaldo della gamma e la rappresentante per eccellenza della motocicletta italiana, distinta da contenuti e design in grado di raccogliere l’apprezzamento di un pubblico trasversale ed eterogeneo. A oltre cinquant’anni dal lancio del primo esemplare, Moto Guzzi V7 III è il terzo atto di una storia unica. La sfida nell’introdurre V7 III è stata delle più difficili, considerando il blasone e i successi di V7. Dal 2009 inoltre è la più venduta del marchio e costituisce la moto d’ingresso nel mondo di Moto Guzzi. Come lo è stato per V7 II rispetto alla primogenita V7, anche per V7 III il rinnovamento è stato così profondo da meritarsi di portare avanti la numerazione progressiva con i simboli romani, che da sempre distingue le Moto Guzzi più popolari e longeve. V7 III è il risultato della passione di Moto Guzzi, abile nel rinnovare la sua best seller, lasciandone inalterati carattere e autenticità, valori destinati a durare nel tempo.La famiglia V7 III è composta da sette versioni: alle “capostipiti” Stone, Special e Racer si sono aggiunte in rapida successione V7 III Rough, V7 III Milano e V7 III Carbon, ottenute introducendo una serie di parti speciali capaci di restituire ad ognuna di esse una ben differente connotazione e un carattere unico. V7 III Limited, prodotta in soli 500 esemplari numerati, rappresenta la novità più recente di una gamma che per il 2019 propone aggiornamenti estetici su V7 III Stone, disponibile dalla prossima primavera anche nella variante “Night Pack”, caratterizzata da fanaleria full led e da nuovi dettagli stilistici specifici.La “settemezzo” di Mandello ha dimostrato di essere un’ottima base di partenza per progetti di personalizzazione. Il catalogo accessori originali Moto Guzzi dedicato a V7 III è composto da oltre 80 parti ed è oggetto di un ampliamento continuo: V7 III si presta quindi a un’infinita varietà di interpretazioni, per creare la propria special su misura, come un abito sartoriale.

07 Nov 2018 - 12:12
gallery
Speciale

Nel 2019 Triumph celebra il 60esimo anniversario del Twin più famoso della storia, la Bonneville del 1959, con la bellissima T120 Diamond Edition, caratterizzata da una colorazione esclusiva e da un livello altissimo di finiture e dettagli.Una special edition unica nel suo genere: ⦁Verniciatura premium esclusiva Snowdonia White and Aluminium Silver ‘union flag’ ⦁Fianchetti laterali Bonneville T120 ‘Diamond’ dedicati  Caratteristiche e dettagli unici: ⦁Stemma Triumph ‘4 bar’ cromato sul serbatoio ⦁Fregi motore cromati ⦁Copricatena cromato Edizione : ⦁Solo 800 esemplari in tutto il mondo ⦁Ogni moto sarà numerata e consegnata con un certificate firmato da Nick Bloor, CEO di Triumph Motorcycles  Basata sulla elegante Bonneville T120 Black: ⦁Tecnologia avanzata a servizio del pilota per un miglior controllo, sicurezza e sensazioni di guida ⦁Motore bicilindrico 1200cc High Torque Bonneville, con un’erogazione di coppia esaltante ed un picco massimo di 105Nm a 3100 giri/min ⦁Ciclistica e sospensioni riviste nel setting per una guida rilassata e precisa tutti i giorni, tutto il giorno, da solo o in compagnia del passeggero. ⦁Stile originale ispirato alla leggendaria Bonneville del ’59, con dettagli e caratteristiche iconiche. Ispirata dalla Bonneville T120, la nuova T120 Diamond Edition celebra i 60 anni della motocicletta inglese più famosa della storia. Nata nel 1959, prendendo il nome dal famoso lago salato, la prima e originale T120 impose un riferimento per stile, dotazioni e maneggevolezza, e la nuova generazione dei nostri giorni eleva la leggenda a standard ancora più alti. La Bonneville T120 Diamond Edition prende tutti i pregi di uno stile classico e di una guida moderna della T120 standard e porta un livello superior di finiture, incluse: ⦁Verniciatura White and Aluminium Silver ‘union flag’ ⦁Logo dedicato Bonneville T120 Diamond sui fianchetti laterali Oltre alla sua verniciatura unica, T120 Diamond dispone anche di una serie di dettagli esclusivi che migliorano ulteriormente il ruolo di ‘unica nel suo genere’, tra cui: ⦁Logo serbatoio Triumph ‘4-bar’ cromato ⦁Fregi motore cromati ⦁Copricatena cromato

07 Nov 2018 - 11:54
gallery
Speciale

Per il 2019 Triumph presenta un modello in edizione limitata: la Bonneville T120 Ace. Creata per celebrare la prima vera generazione di Cafe Racers e il leggendario Ace Cafe di Londra, la casa spirituale del motociclismo britannico. Una special edition unica nel suo genere: ⦁Colorazione unica Matt Storm Grey con striscia a contrasto Ace Cafe ⦁Grafiche premium personalizzate Ace Cafe e Bonneville T120 ⦁Grafica ‘Head down – Hold on’ sul serbatoio Caratteristiche e dettagli unici: ⦁Autentico stemma “4 Bar” sul serbatoio ⦁Fregi motore e coperchi aspirazione neri ⦁Sella nera a coste con cuciture ⦁Kit parafango e portatarga minimal montato di serie ⦁Indicatori di direzione Bullet a LED con lenti trasparenti Edizione limitata e speciale: ⦁Solo 1300 esemplari in tutti il mondo ⦁Ogni moto sarà numerata e consegnata con un certificate firmato da Nick Bloor e da Mark Wilsmore, direttore dell’Ace Cafe Basata sulla elegante Bonneville T120 Black: ⦁Tecnologia avanzata a servizio del pilota per un miglior controllo, sicurezza e sensazioni di guida ⦁Motore bicilindrico 1200cc High Torque Bonneville, con un’erogazione di coppia esaltante ed un picco massimo di 105Nm a 3100 giri/min ⦁Ciclistica e sospensioni riviste nel setting per una guida rilassata e precisa tutti i giorni, tutto il giorno, da solo o in compagnia del passeggero. ⦁Stile originale ispirato alla leggendaria Bonneville del ’59, con dettagli e caratteristiche iconiche La nuova Bonneville T120 Ace segue l'enorme successo della Thruxton Ace del 2015, con una versione minimalista dedicata alla prima generazione dei cafe racers. Costruita per riportare in vita la leggenda dei ragazzi ‘head down - hold on’ di quei giorni e celebrare il luogo spirituale del motociclismo inglese, il leggendario Ace Cafe, la Bonneville T120 Ace è un elegante esemplare unico nel suo genere.

07 Nov 2018 - 11:43
gallery
Speciale

Con RS 660 Concept Aprilia ricerca un nuovo concetto di sportività, definito dal rapporto tra una prestazione motoristica esuberante ma facilmente gestibile, una ciclistica di eccellenza assoluta e la leggerezza del mezzo. RS 660 Concept è una possibile risposta alla domanda delle nuove generazioni di moto divertenti, in grado di restituire emozioni su strada così come nelle uscite occasionali in circuito. RS 660 Concept interpreta il concetto di sportività secondo canoni estremamente moderni, conseguenza di una profonda ricerca tecnologica e della estremizzazione di soluzioni aerodinamiche non vincolate da alcun limite regolamentare. Ne risulta una proposta unica nel suo genere: una bicilindrica di media cilindrata, affascinante, accessibile, che vuole proporre contenuti tecnologici elevatissimi, anche più elevati rispetto a moto di categoria superiore. RS 660 è dunque una possibile proposta per giovani motociclisti in crescita da cilindrate inferiori, alla ricerca di una moto sportiva di livello elevato, capace di regalare emozioni e divertimento quotidiano su strada e pronta a supportare il pilota anche in pista.Aprilia RS 660 Concept si distingue soprattutto nello stile, innovativo e sofisticato, che deriva anche da una serie di studi aerodinamici. Con una tendenza nata nel racing al più alto livello, l’aerodinamica è oggi in grande sviluppo in campo moto, RS 660 Concept può così esplorare concetti quali il controllo del carico aerodinamico. Dal lavoro in galleria del vento e dalle soluzioni che ne sono seguite nasce lo shape di una moto nella quale le forme sono conseguenza assoluta e diretta delle funzioni. La sezione frontale variabile, l’andamento dei flussi d’aria, i valori di deportanza variabili si sono trasformati in opportunità per il Centro Stile che ha creato forme dinamiche modernissime. Il concept propone una posizione di guida accogliente, grazie alla sella dalle ampie dimensioni situata sullo sfuggente codino, a pedane non troppo rialzate e a una coppia di semimanubri montati sopra la piastra superiore di sterzo. Ne deriva una triangolazione sella-manubri-pedane sportiva ma comoda, a vantaggio del piacere e del comfort di guida.La capacità di Aprilia nel confezionare ciclistiche sopraffine è globalmente riconosciuta. Nel rispetto di questa tradizione, RS 660 Concept propone una magnifica struttura formata da telaio e forcellone in alluminio. Nel concept il telaio sfrutta il motore come elemento stressato, contribuendo a formare una struttura compatta e rigida. Il braccio destro del forcellone ha una conformazione curva per consentire il passaggio del terminale di scarico. Il particolare montaggio dell’ammortizzatore permette di ottenere un’ottima progressione senza l’utilizzo del leveraggio, risparmiando peso e guadagnando pulizia di insieme.RS 660 nasce attorno al concept di un nuovo motore sul quale gli ingegneri Aprilia stanno già lavorando, un bicilindrico parallelo frontemarcia di 660 cc, un’unità di nuova generazione molto compatta derivata dal V4 di 1100 cc che equipaggia Tuono V4 e RSV4 1100 Factory. La configurazione è stata scelta per la sua compattezza ed efficienza, per la ridottissima trasmissione di calore al pilota e per la libertà che lascia ai progettisti di creare una ciclistica snella e leggera. Il progetto di RS 660 si pone come base per lo sviluppo di una gamma più ampia che vuole portare Aprilia a essere protagonista in un segmento di mercato estremamente strategico in Europa ma anche in Asia e nel mercato americano.

07 Nov 2018 - 10:44
gallery
Speciale

Aprilia RSV4 è da sempre il punto di riferimento per sportività e prestazioni, il migliore esempio di quanto sia possibile realizzare attingendo dalla preziosa esperienza di un Reparto Corse vincente come quello di Aprilia che, nella sua giovane storia ha conquistato 54 titoli iridati, sette dei quali ottenuti nel campionato mondiale SBK. Competenze nate in pista e trasferite nel prodotto di serie, per regalare a tutti le stesse emozioni delle motociclette confezionate da Aprilia Racing. Inimitabile per lucidità progettuale e tecnologia applicata, Aprilia RSV4 è ideata attorno a un motore 4 cilindri V di 65° mai visto prima su una sportiva di serie e a un telaio erede di una dinastia che ha vinto 18 titoli e 143 gran premi nella 250 GP, esaltati dai più moderni sistemi elettronici applicati alla gestione del motore e della dinamica della moto. Un’autentica vocazione di Aprilia che ne ha fatto la prima casa ad adottare di serie l’acceleratore Ride-by-wire multimappa, ma soprattutto la prima a brevettare la piattaforma di controlli dinamici APRC, con le esclusive funzioni di auto-calibrazione e controllo dell'impennata, in un’ottica di massima efficacia al servizio della massima performance.RSV4 FACTORY 1100 Il progetto RSV4 persegue da sempre un obiettivo dichiarato: essere senza compromessi la migliore e più veloce superbike, la più vicina per prestazioni ed efficacia alle moto Aprilia dedicate alle corse. Un prodotto premium, al top della sua categoria, dedicato a clienti estremamente esigenti che desiderano il massimo delle prestazioni e della raffinatezza tecnica, offerta anche grazie all’impiego di materiali nobili, come l’alluminio, il titanio e il carbonio. Aprilia RSV4 1100 Factory - l’ultimo step di questa linea evolutiva - vanta performance eccezionali abbinate a una ciclistica da corsa e a un pacchetto di controlli elettronici entrambi ulteriormente evoluti. Coerentemente all’esclusività di questo modello, il Centro Stile di Aprilia ha lavorato per rendere RSV4 1100 Factory unica e riconoscibile anche dai colori e dalla cura dei dettagli. Gli accostamenti cromatici puntano a esaltare l’esclusività dei materiali nobili come il carbonio (del parafango anteriore, dei fianchetti, della protezione del terminale di scarico e delle appendici aerodinamiche), a contrasto con la finitura in titanio del terminale di scarico omologato Akrapovic, tonalità ripresa dai cerchi in alluminio forgiato. Per le grafiche delle sovrastrutture è stato scelto un accattivante look total black opaco che permette di esaltare tutta la bellezza dello scultoreo telaio a doppio trave e del forcellone realizzati in alluminio. Viste le incredibili prestazioni raggiunte da RSV4 1100 Factory, Aprilia introduce per prima su una superbike di serie le appendici aerodinamiche sulla carenatura, grazie proprio allo sviluppo fatto da Aprilia Racing nel prototipo RS-GP, dalle quali derivano. La particolare forma studiata in galleria del vento e l’inclinazione con cui sono montate sfruttano la pressione verso il basso dell’aria incanalata, consentono alle winglets di aumentare la stabilità alle alte velocità, contribuendo a diminuire la tendenza all’impennata in uscita di curva e aumentando al contempo la stabilità nelle staccate violente.RSV4 1000 RRAprilia RSV4 RR costituisce una piattaforma tecnica di assoluto livello, pronta per restituire al pilota prestazioni e sensazioni da “race replica”. Per supportare i piloti più esigenti, Aprilia propone tra gli accessori il Track kit, un pacchetto di particolari pregiati che intervengono a migliorare RSV4 RR sotto molteplici aspetti, quali il peso, la maneggevolezza, l’aerodinamica e non ultimo l’aspetto estetico. La versione MY19 di RSV4 RR non presenta cambiamenti tecnici rispetto alla versione precedente.

07 Nov 2018 - 10:28
gallery
Speciale

La LiveWire è spinta da un motore elettrico a magneti permanenti, montato nella parte bassa della motocicletta per abbassare il centro di gravità e incrementare la stabilità di questa due ruote elettrica a tutte le velocità. Il motore della LiveWire non fa un vero rumore, come tutti i motori elettrici, ma H-D ha scelto di implementare su questa moto un sibilo artificiale che aumenta di volume con l'aumentare della velocità. Il telaio della LiveWire è progettato per migliorare l'agilità e il controllo del mezzo sia su strade urbane che nelle curve fuori città. Le sospensioni sono Showa, completamente regolabili e ad alte prestazioni. Al posteriore la LiveWire monta un ammortizzatore mono-shock BFRC-lite (Balanced Free Rear Cushion-lite), all'anteriore una sospensione Showa SFF-BP bilanciata per adattarsi alle prestazioni e alla regolazione dell'ammortizzatore posteriore e offrire un eccezionale controllo dello smorzamento a bassa velocità.La grande attenzione di Harley-Davidson per le sospensioni deriva dall'esigenza di offrire al cliente un'esperienza di guida paragonabile a quella di una moto tradizionale, nonostante la presenza della grossa batteria centrale influisca non poco sulla distribuzione dei pesi di questa moto. Per migliorare ulteriormente il controllo e le prestazioni del motociclo, LiveWire è dotata di pinze freno anteriori Brembo Monoblock, dischi da 300 mm, sistema di frenata antibloccaggio (ABS) e sistema di controllo della trazione (TCS) di serie. La LiveWire è gommata Michelin Scorcher (180 mm/120 mm). E' possibile usare la LiveWire con 7 diverse modalità di guida: 4 sono preimpostate dalla casa, le restanti 3 sono personalizzabili dal guidatore. Non manca la tecnologia: il display TFT a colori touch screen a film sottile e alto contrasto montato sopra il manubrio offre al guidatore tutte le informazioni sulla moto e permette di accedere all'interfaccia per la connettività Bluetooth, la navigazione, l'ascolto della musica. L'inclinazione del display è regolabile.Questa motocicletta elettrica è alimentata da un "RESS": un sistema di accumulo dell'energia ricaricabile composto da celle agli ioni di litio circondate da un alloggiamento alettato in alluminio fuso che le protegge. C'è anche una seconda piccola batteria agli ioni di litio da 12 volt che alimenta le luci, i comandi, il clacson e il display. La ricarica della batteria principale della LiveWire può essere eseguita o con il caricabatterie di Level 1 che si collega a una presa di corrente domestica standard (il cavo di alimentazione si trova sotto il sedile), o tramite colonnine Level 2 e Level 3 o DC Fast Charge (DCFC).

07 Nov 2018 - 10:12
gallery
Speciale

Non è un nuovo scooter elettrico, è Vespa Elettrica, è un’opera d’arte con un cuore tecnologico che nasce come simbolo della nostra contemporaneità e degli anni che verranno. Vespa Elettrica è la più moderna icona della tecnologia italiana, è sinonimo di connettività avanzata e silenziosità, personalizzazione e accessibilità, rispetto dell’ambiente e unicità di stile. Sono valori che sono sempre appartenuti a Vespa e che oggi, in Vespa Elettrica trovano una totale realizzazione, confermando Vespa come brand da sempre avanti nel tempo rispetto al proprio mercato. Vespa Elettrica,che si caratterizza per la sua guida facile, anzi naturale, prende forma come espressione più alta della ricerca del Gruppo Piaggio nell’ambito della mobilità elettrica, per andare incontro a una crescente sensibilità sui temi ambientali, con l’obiettivo di fornire soluzioni tecnologiche per un habitat urbano sempre più sostenibile e vivibile.Il cuore di Vespa Elettrica è una Power Unit in grado di erogare una potenza continua di 3,5 kW e una potenza di picco di 4 kW: valori che, uniti a una coppia motrice alla ruota di 200 Nm, consentono di ottenere prestazioni superiori a quelle di un tradizionale scooter 50 cc, soprattutto per quanto riguarda l’accelerazione e lo spunto in salita che beneficia della tipica erogazione brillante dei motori elettrici. Ne scaturisce una guida agile e piacevole nei percorsi cittadini, nel più assoluto silenzio: Vespa Elettrica è infatti completamente silenziosa, contribuendo a rendere le città meno caotiche e più vivibili, contrastando l’inquinamento anche dal punto di vista acustico. Vespa Elettrica garantisce una autonomia massima fino a 100 km, valore che non subisce significative variazioni tra circuito extraurbano grazie a una moderna batteria agli ioni di litio e a un efficiente sistema di recupero dell’energia cinetica (KERS, Kinetic Energy Recovery System), che la ricarica nelle fasi di decelerazione. Le operazioni di ricarica sono quanto di più semplice si possa immaginare: la batteria agli ioni di litio, esattamente come quella che equipaggia i moderni smartphone, non necessita di particolari precauzioni. Per la ricarica è sufficiente svolgere il cavo situato nel vano sottosella, dove solitamente è situato il tappo del serbatoio carburante, e collegare la spina a una normalissima presa elettrica a muro, oppure a una delle colonnine di ricarica sempre più diffuse nelle grandi città. Il tempo standard necessario per una ricarica completa è pari a 4 ore (con tensione di 220 V). A ulteriore conferma dell’estrema fruibilità di Vespa Elettrica, il motore e il pacco batterie non necessitano di alcun tipo di manutenzione. La batteria garantisce un’ottima efficienza fino a 1000 cicli di ricarica completi: ciò si tramuta in una percorrenza variabile tra i 50.000 e i 70.000 km, equivalenti a circa dieci anni di utilizzo di un mezzo nato per il commuting urbano. Superati i mille cicli, la batteria conserva in ogni caso l’80% della sua capacità e rimane perfettamente utilizzabile. Situato sotto il vano portacasco, il compatto pacco batterie non compromette la funzionalità del vano sottosella di Vespa Elettrica, che può contenere un casco Jet. Il comando dell’acceleratore elettronico Ride by Wire gestisce l’erogazione del motore di Vespa Elettrica. Agendo sul tasto RIDING MODE sul lato destro del manubrio, il guidatore può scegliere tra due modalità di guida: ECO e Power, alle quali si aggiunge la modalità Reverse, una retromarcia inseribile per facilitare la movimentazione di Vespa Elettrica durante le manovre. Nella modalità ECO, mirata al risparmio energetico, si ottiene una maggiore autonomia della batteria; la velocità è limitata a 30 km/h e l’accelerazione è più progressiva. Power è invece la modalità di guida base, nella quale viene sfruttata tutta la potenza del motore.Vespa Elettrica non è solo un veicolo silenzioso, ecologico e tecnologicamente avanzato; è anche, e soprattutto, connesso: le numerose funzionalità offerte da VESPA MIA, il sistema multimediale che consente di collegare lo smartphone al veicolo, possono essere gestite attraverso un’interfaccia uomo-macchina che incorpora una strumentazione digitale con display TFT a colori di 4,3 pollici, sempre ben leggibile grazie al sensore crepuscolare che adatta sfondo e colore dei caratteri a seconda delle condizioni di luce rilevate (modalità diurna/notturna) e alla possibilità di regolarne la luminosità su 4 livelli. Le numerose informazioni visualizzate sono disposte secondo uno schema grafico di grande impatto e al contempo estremamente razionale. Nella parte centrale dello schermo sono sempre presenti le informazioni principali quali velocità, modalità di guida selezionata, autonomia residua in km e livello di carica della batteria (%), mentre ai due lati sono situati gli indicatori di qualità della guida ecologica e del livello di energia utilizzata o recuperata durante la guida. Ma è utilizzando la App Vespa dedicata sul proprio smartphone e collegandolo al veicolo - tramite bluetooth - che si possono sfruttare appieno le potenzialità del display TFT sul quale compaiono, ben visibili al centro, tutte le notifiche relative alle chiamate in entrata e ai messaggi. Il sistema permette inoltre di rispondere alle telefonate attraverso i tasti al manubrio e di sfruttare i comandi vocali dello smartphone per effettuare chiamate o riprodurre musica, attivando una playlist. Per godere appieno di tutte queste funzionalità, facilmente gestibili attraverso il pratico joystick MODE presente sul blocchetto comandi destro, Vespa Elettrica propone come accessorio uno speciale casco Jet dedicato che integra al proprio interno auricolari e interfono bluetooth. La forte predisposizione alla connessione con il mondo esterno non si esaurisce ovviamente con le varie funzioni di Infotainment: grazie alla App Vespa dedicata, una volta collegato a Vespa Elettrica il proprio smartphone diventa una fonte eccezionale di parametri in tempo reale e altre informazioni utili relative all’utilizzo del veicolo, tra cui durata e lunghezza del viaggio, percentuale della carica batteria utilizzata, statistiche degli ultimi 30 viaggi, notifiche push legate allo stato di carica della batteria, numero cicli di ricarica eseguiti e molto altro ancora.Vespa Elettrica sarà disponibile nel corso del 2019 anche nella versione X, capace di arrivare fino a quasi 200 km di autonomia grazie all’adozione di un generatore di corrente alimentato a benzina, che in dipendenza dello stile di guida preserva la carica della batteria. Per fare spazio al generatore e al relativo serbatoio di carburante (3 litri), Vespa Elettrica X adotta un pacco batterie di dimensioni più contenute che, a generatore spento, garantisce autonomia fino a 50 km. L’azione del generatore aggiunge ulteriori 150 km di autonomia, portandola così fino a 200 km, un valore che propone Vespa Elettrica anche per spostamenti extraurbani. L’intervento del generatore avviene in modo automatico, quando il livello di carica della batteria scende sotto una soglia determinata, oppure può essere inserito manualmente dal guidatore selezionando la modalità Extender.

06 Nov 2018 - 15:50
gallery
Speciale

Kawasaki presenta a EICMA 2018 due nuove versioni della Versys 1000, la crossover dotata del motore quattro cilindri in linea sul mercato ormai dal 2011 e, seppure rivista nel 2014, ormai bisognosa di un aggiornamento. Fermo restando il propulsore di 1043 cc per 120 CV e la ciclistica con ruote da 17 pollici, la Versys si sdoppia in Versys 1000 e Versys 1000 SE, quest'ultima più accessoriata e ancora più adatta ai lunghi viaggi ma soprattutto con un pacchetto elettronico ancora più evoluto e performante.Per quanto riguarda le novità introdotte a EICMA 2018 le due versioni condividono non solo il nuovo controllo elettronico dell'acceleratore che permette di implementare il Cruise Control ma anche buona parte dell'upgrade del reparto elettronico attraverso l'adozione del KCMF Kawasaki Cornering Management Function che attraverso la piattaforma inerziale Bosch (a sei assi ma con un peso di soli 40 grammi!) monitora i parametri provenienti da motore e ciclistica agendo in tempo reale per regolare la forza frenante e la potenza del motore aiutando il pilota a tracciare esattamente la traiettoria che ha in mente con maggior sicurezza ed efficacia; tutto questo prevede sofisticati livelli di integrazione hardware e software e l'interazione dei sistemi KTRC, KIBS (che non è altro che il cornering ABS), KEBC (freno motore) e KQS (quick shifter, optional ma di serie sulla Versys SE). Altro importante aggiornamento in comune alle due versioni è l'adozione di pinze freno radiali all'anteriore comandate da pompe anch'esse radiali.La Versys 1000 SE si differenzia dalla versione base grazie alle sospensioni semi attive a controllo elettronico KECS che hanno ovviamente portato in dote la regolazione del precarico elettronica. Basato sul sistema introdotto anche sulla H2 SX SE+, il KECS si integra e interfaccia con i Riding Mode (anche qui Sport, Road, Rain oppure Rider), il suo sistema a singolo stadio e a solenoide reagisce in 1 solo millisecondo per una velocissima modifica dei parametri delle sospensioni: di fatto il sistema è quello della Ninja ZX10-R SE, che prevede l'introduzione della forcella Showa BFF da 43 mm e del monoammortizzatore BFRC della stessa casa, ricalcando il sistema Showa EERA che nella interpretazione della casa di Akashi diventa KECS. Anche qui, come sulla H2 SX SE+, è possibile connettere la moto al proprio smartphone con l'app Rideology e intervenire o controllare tutta una serie di parametri (a partire dalle regolazioni delle sospensioni, ai parametri dei riding mode, angoli di piega, percorrenze, consumi e molte altre informazioni) con la comodissima possibilità di intervenire con calma sui parametri attraverso lo smartphone e poi fare l'upload dei dati sulla moto in un secondo momento.Sulla Versys SE sono presenti inoltre tutta una serie di aggiornamenti solo optional sulla versione base come il quick shifter bidirezionale, il cupolino più ampio, le manopole riscaldate e i paramani. Solo per la SE è disponibile la vernice autorigenerante, in questo caso differenziata per zone della moto: per serbatoio, convogliatori laterali e fiancatine è usata la Highly Durable Matte Paint che presenta una notevole resistenza all'abrasione, mentre sul resto delle sovrastrutture verniciate è stesa la Highly Durable Paint per così dire “convenzionale” che si autorigenera riparando da sé i piccoli graffi. Colori: la versione base è disponibile in Pearl Stardust White / Metallic Spark Black e Candy Steel Furnace Orange / Metallic Spark Black, mentre la SE è prodotta in Emerald Blazed Green / Pearl Storm Gray e in Metallic Flat Spark Black / Pearl Flat Stardust White.

06 Nov 2018 - 14:49
gallery
Speciale

Prendendo il posto della fortunata Z300, rispetto alla sua progenitrice la nuova Z400 si presenta con una maggiore potenza e un peso più contenuto e costituisce un allargamento verso il basso della gamma Z che ora può veramente dirsi completa e adatta ad ogni esigenza, in questo caso anche quella di essere perfettamente allineata con le norme che regolano la patente A2. La Z400 deriva strettamente dalla Ninja 400 di cui possiamo dire sia la versione priva di carenatura: spinta dal già noto bicilindrico parallelo raffreddato a liquido montato sulla sorella sportiva ne ricalca quindi i valori di coppia e potenza (45 CV a 10.000 giri e 38 Nm a 8.000 giri) e identica è anche la dotazione ciclistica con la forcella a steli tradizionali da 41 mm di diametro e il monoammortizzatore a gas regolabile nel precarico. L'impianto frenante è composto da un singolo disco di 310 mm all'avantreno e un disco a 220 mm sulla ruota posteriore, entrambi morsi da una pinza a doppio pistoncino, anche qui ricalcando un tutto e per tutto la 400 carenata. Rispetto alla Z300 che va a sostituire troviamo quindi circa 6 cavalli in più e sopratutto un peso minore di 3 kg grazie anche al motore montato rigidamente nel telaio ed elemento stressato della ciclistica.Molta attenzione è stata posta pure nella accessibilità della Z400 per gli utenti più... compatti o per le ragazze, con una sella più stretta di 30 mm (ma più che raddoppiata in spessore, ben 90 mm) nella zona di raccordo col serbatoio – quest'ultimo da 14 litri - e un'altezza da terra di 785 mm, mentre il faro a led fa il pari con il Sugomi design che contraddistingue lo stile dell'intera famiglia Z, dalla 1000 alla 125. La strumentazione riprende quella già in dotazione alla Z650 e include anche il consueto, per Kawasaki, Economical Riding Indicator, ma in questo caso è priva della funzione “shift up” che indica il momento migliore per passare al rapporto superiore. La nuova Z400 è disponibile nei colori Candy Cardinal Red / Metallic Flat Spark Black.e Candy Lime Green / Metallic Spark Black

06 Nov 2018 - 14:36
gallery
Speciale

Nuovo modello: Honda porta lo stile Neo Sports Café anche nel competitivo segmento delle naked di media cilindrata con la nuova CB650R. Nella gamma Honda prende il posto della CB650F, rispetto alla quale il motore a quattro cilindri in linea gira ora a regimi più elevati e offre una potenza (+4 CV) e una coppia maggiori a tutti i regimi. È inoltre dotato del controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) e di una nuova frizione assistita e con antisaltellamento. Il peso complessivo si riduce (-6 kg) rispetto al modello uscente. Ulteriori novità riguardano la forcella, una Showa SFF a steli rovesciati di 41 mm, le pinze freno a 4 pistoncini ad attacco radiale con dischi flottanti e la nuovissima strumentazione LCD a retroilluminazione negativa. La nuova CB650R Neo Sports Café è disponibile anche in versione con potenza massima di 35 kW per i possessori di patente A2.Caratteristiche principali:- Lo stile Neo Sports Café accentua la percezione di "vero metallo" - Riduzione di peso (-6kg) rispetto alla precedente “F” - Nuova forcella Showa SFF con steli di 41 mm - Pinze freno radiali e dischi flottanti - Luci full-LED e nuova completa strumentazione LCD - Posizione di guida studiata per aggredire le strade ricche di curve- +5% di potenza sopra i 10.000 giri/min e ‘zona rossa’ a 12.000 giri/min - Erogazione di coppia più fluida e sostenuta - Aspirazione e scarico ridisegnati migliorano prestazioni e sound - Controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) - Frizione assistita e antisaltellamento - Versione 35 kW per patente A2

06 Nov 2018 - 13:07
gallery
Speciale

Nuovo modello: la CBR650R sostituisce la CBR650F nella gamma Honda. Con un nuovo design aggressivo e una posizione di guida più sportiva, offre prestazioni incredibili su strada e grande divertimento in pista. Il motore a quattro cilindri in linea da 650 cc gira ora a regimi più elevati e offre una potenza (+4 CV) e una coppia maggiori a tutti i regimi, coadiuvato dal controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) e dalla nuova frizione assistita e con antisaltellamento. Il peso complessivo si riduce (-6 kg) rispetto al modello uscente determinando un miglioramento dell’8% del rapporto peso/potenza. Ulteriori novità riguardano la forcella, ora una Showa SFF a steli rovesciati di 41 mm, le pinze freno a 4 pistoncini ad attacco radiale e la nuovissima strumentazione LCD a retroilluminazione negativa. La nuova CBR650R è disponibile anche in versione con potenza massima di 35 kW per i possessori di patente A2.Caratteristiche principali:- Look Super Sport ispirato alla Fireblade - Riduzione di peso (-6kg) rispetto alla precedente “F” - Nuova forcella Showa SFF con steli di 41 mm - Pinze freno radiali e dischi flottanti - Luci full-LED e nuova completa strumentazione LCD - Posizione di guida più caricata sull’anteriore- +5% di potenza sopra i 10.000 giri/min e ‘zona rossa’ a 12.000 giri/min - Erogazione di coppia più fluida e sostenuta - Aspirazione e scarico ridisegnati migliorano prestazioni e sound - Controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) - Frizione assistita e antisaltellamento - Versione 35 kW per patente A2

06 Nov 2018 - 12:50
gallery
Speciale

L’evoluzione della Fireblade è stata sempre guidata, fin dal 1992, dalla filosofia del “Controllo Totale”, ed ha sempre fatto sì che la superbike Honda fosse considerata il riferimento tra le maxi supersportive. La versione 2017 ha scritto un nuovo capitolo di questa evoluzione, dando vita alla Fireblade con il miglior rapporto potenza/peso di sempre. Il modello base, con sospensioni Showa, si è presentato con un peso di appena 196 kg con il pieno, la versione SP, con sospensioni Öhlins semi-attive, ha fatto segnare addirittura 195 kg con il pieno. Entrambe hanno innalzato il livello delle prestazioni assolute grazie al motore da 192 CV a 13.000 giri/min. Dotate entrambe di piattaforma inerziale (IMU) collegata alla centralina di gestione motore (ECU) e al comando gas elettronico (TBW), forniscono tre Riding Mode predefiniti e due completamente personalizzabili, contraddistinti da un mix di erogazione potenza, controllo di trazione, freno motore e, nel caso della versione SP, set-up delle sospensioni. Per il 2019 entrambe le versioni della Fireblade ricevono leggeri aggiornamenti estetici alle grafiche delle carene, ma ciò che fa loro fare un ulteriore passo avanti in termini di prestazioni assolute è l’implementazione di un’elettronica ancora più sofisticata, sviluppata sulla base dei riscontri dei piloti professionisti e dal lavoro congiunto degli ingegneri dell’R&D Honda e del Team HRC MotoGP.Entrambi i modelli condividono importanti aggiornamenti dell’elettronica, derivati dalle soluzioni adottate dal Team HRC MotoGP, e tutti incentrati sul miglioramento di ogni aspetto legato alle prestazioni in circuito. Il controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control) è più preciso ai più accentuati angoli di piega e offre un collegamento più diretto con il comando gas. Sistema Anti-Wheelie con impostazioni separate dal controllo di trazione con indicazione del livello sul cruscotto TFT a colori. Risposta al comando del gas rimappata per un miglior feeling in ingresso curva e un’erogazione più efficace in uscita di curva. Intervento dell’ABS rimappato per massimizzare l’efficacia della frenata in circuito Grafiche ritoccate permettono di riconoscere le versioni 2019.

06 Nov 2018 - 12:30