La fase a gironi dei Mondiali 2026, che si terranno tra Stati Uniti, Canada e Messico, sarà organizzata su base regionale, al fine di limitare i trasferimenti. Lo ha rivelato il presidente della Fifa Gianni Infantino. Questa sarà la prima edizione ospitata in tre diversi Paesi, e anche il primo ad accogliere 48 squadre (contro le 32 delle ultime edizioni). "La sfida sarà la logistica", ha ammesso Infantino, a Los Angeles per presentare il logo ufficiale dell'evento, che dovrà fare i conti con "le distanze, i fusi orari, le differenze climatiche, l'altitudine in Messico, il livello del mare in altre regioni". "Per noi è quindi importante creare l'ambiente giusto in modo che le squadre e i tifosi siano messi nelle migliori condizioni possibili", ha proseguito. "Ciò significa non dover viaggiare troppo, soprattutto all'inizio. Creeremo gruppi in cui le squadre faranno base secondo il sorteggio". "È stato uno dei vantaggi della Coppa del Mondo in Qatar, dove un giocatore, un'ora dopo la partita, era a letto", ha ricordato. L'ex stella degli Stati Uniti Alexi Lalas ha sostenuto la proposta di Infantino: "Stiamo parlando di voli a volte di sei ore, cambi di fuso orario. Per molti giocatori provenienti da altre parti cambierà radicalmente il torneo. Quindi questa idea di raggruppare per regioni ha senso", ha detto a margine della cerimonia.