Chiusura nel segno dellaprotesta nell'ultima giornata dei Giochi a Rio. Un messaggiopolitico nel caso dell'etiope Feyesa Lilesa, che ha festeggiatola medaglia d'argento nella maratona concludendo la gara con lebraccia incrociate sopra alla testa, un gesto contro la giuriainvece quello dei tecnici del lottatore mongolo Ganzorig al termine della finale per il bronzo olimpico nella categoria65 kg. Il maratoneta etiope ha dedicato la medaglia agli oromo, etnia che vive al confine con il Kenya ed e' impegnata inun'accesa battaglia per l'indipendenza con le autorita'etiopiche. Piu' pittoresca, invece, la protesta dei due allenatori dellottatore mongolo, che si sono spogliati davanti alla giuria percontestare la decisione di assegnare la vittoria all'uzbekoNavruzov, rimanendo addirittura in mutande. Uno dei due si e'anche inginocchiato