Un entusiasmo così, a Montevideo, non si vedeva da tempo. Ma non avrebbe potuto essere altrimenti visto che oggi è stato il giorno del ritorno di Luis Suarez, e della sua presentazione come rinforzo del Nacional, la sua squadra del cuore e che, a suo tempo, lo ha lanciato nel calcio professionistico. Ovazionato da trentamila persone che hanno riempito gli spalti dello stadio 'Gran Parque Central' sventolando bandiere del club e srotolando striscioni, l'ex di Ajax, Liverpool e Barcellona è stato accolto da altre glorie del club come gli ex interisti Alvaro Recoba e Ruben Sosa e da 'Loco' Abreu, che con Suarez ha giocato nel Nacional agli albori della carriera del 'Pistolero'. Avvolto nel giaccone della squadra, a causa dei 9 gradi della temperatura a Montevideo, un emozionato Suarez, che era accompagnato dai figli, si è rivolto ai tifosi per dire loro he "sono qui per voi, e in nessun altro posto potrei essere più felice di quanto lo sia qui. Ho tre figli meravigliosi, e un loro grande desiderio era di vedermi giocare nel Nacional: ora succederà. Voglio ridare a voi ciò che voi avete dato a me e alla mia famiglia. Lo farò in campo, assieme ai miei compagni perché senza di loro non sarebbe possibile. Sono venuto qui per vincere, sono in una grande squadra che può ambire a dei titoli". A Suarez è stata consegnata la maglia n.9, che indosserà forse fin da questa settimana, quando però dovrebbe partire dalla panchina nella sfida di Coppa Sudamericana contro i brasiliani dell'Atletico Goianense. Nel corso della presentazione è stato mostrato un videomessaggio di Lionel Messi, amico fraterno di Suarez, con il quale, con le rispettive consorti, è solito trascorrere le vacanze estive. "So quanto sia importante per te essere li' - le parole della della Pulce -. Noi tifosi del Newell's non abbiamo buoni ricordi del Nacional, ma per te desidero sempre il meglio, fratello".