Il centrocampista del Brescia difende Balotelli: "Il razzismo non deve esistere e anche noi giocatori possiamo dare un esempio"
© ansa
Dal ritiro di Coverciano con la Nazionale, Sandro Tonali ha dribblato lo scomodo paragone con Pirlo. "Non mi dà fastidio, ma quello con lui non è il paragone adatto, aveva una qualità e una tecnica indescrivibile - ha detto il centrocampista del Brescia -. Non so chi riuscirà a raggiungerlo quindi non mi posso paragonare a lui. Abbiamo qualità e tecnica diverse". Più azzeccato il paragone con un altro ex Milan. "Io come Gattuso ma più tecnico? Sì, questo si può dire, è sempre stato un mio idolo".
Il suo Brescia è in crisi di risultati, ma Tonali ha già messo in mostra le sue enormi qualità destando l'interesse di diverse big. "Io un predestinato? E' difficile perché devi sempre dimostrare qualcosa in tutte le partite e la gente non ti perdona niente - ha spiegato ai microfoni di RaiSport -. Fuori sono timido, mentre in campo è tutto diverso e mi sento un leone. C'è solo il calcio e tutti ci sentiamo così".
Il 19enne gioiello parla anche del caso-Balotelli, vittima Verona di beceri cori razzisti. "Ci sono tante cose che bisognerebbe mettere a posto nel calcio italiano, a partire da quello che è successo con Balotelli riguardo al razzismo - ha aggiunto - E' una cosa che non dovrebbe esistere, che è accaduto anche all'estero. Ne parlano tutti ma non si riesce a trovare una fine, si potrebbero certamente individuare i razzisti e dare un esempio. Il razzismo non deve esistere e anche noi giocatori possiamo dare un esempio".