Italia-Macedonia del Nord, le immagini del match
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Il presidente: "E' la legge dello sport, ma bisogna ragionare sui giovani che non giocano. I club pensano ai propri interessi"
Nessuno si aspettava di rivivere lo stesso incubo di cinque anni fa e invece, è successo di nuovo. L'Italia non parteciperà al Mondiale in Qatar e anche il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, non riesce a nascondere la delusione. "E' la legge del calcio e bisogna accettare il verdetto. Sono amareggiato, dispiaciuto per tutti i tifosi anche se rimane la grande gioia della scorsa estate. Una eliminazione imprevedibile, ma i ragazzi dopo un periodo di stacco non sono tornati al massimo, come sempre abbiamo pagato questa ripresa", ha aggiunto.
"Anche se si sono rivisti dopo quattro mesi lo spirito era quello giusto, sono ragazzi splendidi e continueranno ad esserlo perche' hanno regalato al nostro paese un sogno straordinario", ha detto Gravina.
E ancora. "La sconfitta di questa sera ci fa capire che c'è qualcosa da fare nel nostro calcio e non mi riferisco solo alle riforme. La Federazione è tanto rispetto alla nazionale, dobbiamo capire perché tanti giovani non vengono utilizzati. È una responsabilità nostra, di noi dirigenti, ci dobbiamo porre questo problema e andare avanti. Il mancato stop al campionato? Inutile fare queste rivisitazioni che non servono. Di sicuro la Nazionale è vista come un fastidio, i club pensano ai propri interessi".
Sul futuro di Mancini: "Mi auguro che Mancini continui con noi, che smaltisca in tempi rapidissimi le scorie di questa eliminazione e che ritrovi le energie perché ha un impegno con noi".
Sul suo di futuro: "Quando si fa parte del mondo dello sport bisogna rispettare questi verdetti. Sono amareggiato e dispiaciuto per i tifosi. C'è grande dolore per l'eliminazione, davvero imprevedibile in queste forme. Avere avuto solo un giorno per preparare un gara noi aiuta ma non voglio polemizzare. Mi auguro che Mancini continui, ha un impegno su un progetto. Di certo c'è qualcosa da fare per il nostro calcio: c'è il tema dei giovani che non giocano. Servono energie per ripartire e io sono pronto a metterle a disposizione. Non c'è il minimo spiraglio di sfiducia".
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