© Getty Images
© Getty Images
Il capitano azzurro alla vigilia del playoff contro la Macedonia del Nord: "Io mi sento bene, poi decide il mister"
© Getty Images
© Getty Images
"Non servirà niente di straordinario, siamo forti. Serviranno umiltà e serenità. Dobbiamo solo giocare come sappiamo, senza paura ma con entusiasmo spinti dal pubblico di Palermo". Questa la ricetta del capitano dell'Italia Giorgio Chiellini alla vigilia della sfida contro la Macedonia del Nord, prima sfida dei playoff verso Qatar 2022. "Incontriamo una squadra che non è qui per caso, ma noi dobbiamo solo essere noi stessi e giocare a calcio - ha proseguito - Se giochiamo come sempre fatto il risultato lo raggiungeremo, io sono serenissimo. Chi ha vissuto l'esperienza di quattro anni fa saprà gestire bene le emozioni. Io sto bene, mi sono allenato bene, ho recuperato, sono contento di esserci. Le sensazioni sono buone poi decide il mister, non ho fastidio e timori. La speranza è di avere due partite ma adesso pensiamo a domani".
"Ho il rammarico perché siamo stati sfortunati con la Bulgaria ma con la Svizzera abbiamo dominato in entrambe le partite anche se non abbiamo concretizzato - ha proseguito Chiellini in conferenza stampa - Il nostro percorso degli ultimi tre anni e mezzo ci ha portato a vincere tante partite, pareggiarne alcune e perderne poche. Ho avuto un po' meno fortuna con i Mondiali rispetto agli Europei ma è un traguardo importante per tutti. Se per la mia carriera di sportivo serve un Mondiale fatto bene? Non serve, ma mi dispiacerebbe non esserci. Vediamo di chiudere in bellezza e di disputare un buon Mondiale: vogliamo andare in Qatar, come noi tanti tifosi. Qui c'è grande entusiasmo, lo sentiamo da quando siamo arrivati".
E ancora: "Facciamo in modo che questa partita non entri nella storia. L'importante è viverla con serenità, non deve essere la partita della storia se perdiamo. Convinzione, un pizzico di presunzione e non dobbiamo aver paura. Snobbati perché non hanno rinviato la giornata? L'appoggio c'è sempre stato, la verità è che questi calendari così intasati non sono semplici da spostare. Nonostante gli sforzi fatti dalla Federazione, non ho mai pensato che l'ultima giornata potesse essere spostata. Le energie le abbiamo, non vi preoccupate".