Storia di uno dei più grandi attaccanti del Togo che è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante in Bundesliga
“Credevo che i dittatori esistessero soltanto in Africa, ma quando sono arrivato in Europa ho conosciuto Felix Magath e ho cambiato idea”. Bachirou Salou non è certo un uomo dalle mezze misure, sia quando mette in moto la lingua, ma anche quando sale su una bilancia. È stato un attaccante di peso, anzi di sovrappeso, condizione che però non gli ha impedito di vivere una carriera ad altissimo livello nella Bundesliga. L’ex ariete togolese compirà 50 anni nei prossimi giorni, ha smesso di giocare nel 2006, si è tolto parecchie soddisfazioni, ma continua a essere sequestrato da un rimpianto: quello di non aver mai giocato una Coppa del Mondo.
Proprio nell’estate del 2006 avrebbe potuto coronare il suo sogno, quando il Togo, a sorpresa e grazie ai gol pesanti di Adebayor, ottenne il visto per il torneo iridato di Germania. “All’epoca avevo 36 anni, pesavo 120 chili, e avevo da poco lasciato il Kapellen, l’ultimo club della mia carriera. Ero davvero fuori forma – racconta – a patto che sia mai stato un atleta modello, ma volevo a tutti i costi convincere l’allenatore a convocarmi”. Salou decise di mettersi a dieta, perse una decina di chili in un paio di settimane, ma l’allora ct, il tedesco Otto Pfister, non ne volle sapere, snobbando i sacrifici dell’attempato attaccante.