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Bentornato Capitan Tsubasa

La storia delle versioni in videogame del manga sportivo più famoso del mondo

29 Ago 2020 - 08:11

Capitan Tsubasa non ha bisogno di presentazioni. Esistono veri e propri saggi che spiegano l’impatto generazionale avuto dallo spokon, ovvero il manga sportivo, di Yoichi Takahashi sull’immaginario collettivo del Giappone (ma anche sullo sviluppo del calcio nel Sol Levante) e, di riflesso attraverso l’anime, su una platea sterminata di ragazzini in tutto il mondo. Per contro, rimane spesso in secondo piano una qualità assolutamente rara nel mondo dell’intrattenimento: far piacere quello che non piace.

Capitan Tsubasa ha un pubblico trasversale che prescinde la passione per il calcio, e questo nonostante sia stato il primo spokon nel quale lo sport abbia rivestito un ruolo centrale. Se in precedenza lo sport rappresentava il contesto attraverso il quale si sviluppavano storie di riscatto sociale da parte di personaggi ai margini della società, in Capitan Tsubasa il fulcro della storia è sempre stato il calcio. Tsubasa Ozora/Oliver Hutton gioca a calcio per passione, ma per apprezzarlo non è necessario condividerla.
 

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