Duttile, tecnico e capace di ballare fra le linee: il diciannovenne nerazzurro è il giocatore più interessante per il Belgio del futuro
Pensando ai vivai belgi, quello del Club Brugge non è certamente il primo che viene in mente. Guardando la rosa della nazionale, nessuno dei big è stato prodotto nelle Fiandre Occidentali: De Bruyne e Courtois arrivano dal Genk, Lukaku e Tielemans dall’Anderlecht, Witsel dallo Standard, gli altri (i fratelli Hazard, Mertens, Vertonghen, Alderwiereld) sono calcisticamente cresciuti all’estero. Ulteriore conferma la offre l’Osservatorio Calcistico del CIES con la sua tradizionale graduatoria annuale sui settori giovanili più prolifici d’Europa, che analizza il numero di giocatori prodotti in un determinato club (criterio: almeno tre anni di permanenza nel vivaio nella fascia di età compresa tra i 15 e i 21 anni) e attivi nelle 31 prime divisioni continentali.
Nelle prime 50 posizioni ci sono tre società belghe, guidate dall’Anderlecht (21° posto) davanti a Standard Liegi (27°) e Genk (28°). Nomi che non cambiano nemmeno osservando la percentuale di giocatori presenti in prima squadra e provenienti dal proprio settore giovanile, con il solo Genk che scende dal podio per lasciare spazio al Mechelen.