I suoi gesti tecnici sono entrati nell’immaginario collettivo
1: Fidati, è finito
“Fidati”, mi diceva un milanista nell’estate del ‘97, “Roberto Baggio è finito, vi state portando a casa un bidone”.
“Fidati”, mi diceva un genoano nell’estate del 2008, “Di Vaio è finito, vi state portando a casa un bidone.”
Ecco: più o meno le stesse esatte parole, ma ancor più convinte, me le aveva dette nell’estate ‘98 un doriano parlando di Beppe Signori. Con aggiunte personalizzate: non solo era finito, un bidone, ma era grasso, tabagista incallito, con l’ernia…
In effetti, tre miseri gollettini in mezzo campionato alla Sampdoria non sembravano proprio rientrare nel curriculum del buon Beppe, abituato a ben altre cifre al Foggia e alla Lazio. Ma il nostro presidente Gazzoni aveva appena salutato a malincuore Roby Baggio (il bidone finito che aveva segnato 22 gol in un anno, con la maglia del Bologna), e aveva pensato: quale colpo alla Roby Baggio posso fare quest’estate, quale fuoriclasse reduce da un’annata infelice potremmo rigenerare qui sotto le Due Torri?