Come il Barça si è trasformato in un club talmente ricco da non poter acquistare nuovi giocatori senza prima fare cassa
Chissà se, tra le tante cose per le quali il Barcellona è passato alla storia del calcio, un domani ci sarà anche il paradosso finanziario che il club sta vivendo in questi anni. Cos’è il paradosso-Barcellona? In poche parole, essere talmente ricco da non poter acquistare nuovi giocatori senza prima fare cassa. La scorsa settimana, esaminando il bilancio della Juventus, abbiamo scritto che i numeri non mentono, specialmente quelli contenuti nei bilanci. Ma ciò non significa che i numeri non possano essere utilizzati per provocare piccole ma sensibili distorsioni della realtà. Non si parla di conti truccati, piuttosto di angolazioni, come in una fotografia dove si sceglie cosa includere e cosa omettere.
Un dato è incontrovertibile: nel 2018-19 il Barcellona è stato il club che ha prodotto il fatturato maggiore a livello mondiale. Solo che per le fonti ufficiali blaugrana tale cifra ammonta a 990 milioni di euro, mentre per la nota azienda di servizi e consulenza Deloitte dalla citata somma andrebbero tolti 150 milioni di ricavi, ovvero quelli provenienti dalla vendita dei giocatori (un’entrata che nessun altro top club include nel fatturato) e l’ammortizzamento dei prestiti, quest’ultima una semplice voce di bilancio (stimabile per il Barcellona attorno ai 30 milioni) che non genera contanti. Perché gli introiti provenienti dal mercato andrebbero esclusi da questo computo? Deloitte spiega che “essendo un’entrata derivante da dinamiche strettamente fluttuanti come quelle che regolano il calcio mercato, non rappresenta un indicatore affidabile per la misurazione dello sviluppo e del successo commerciale della società”.