Nel Rio Ave che sfida il Milan il brasiliano è uno degli uomini da seguire
Dura la vita dei fenomeni in erba sudamericani. Arrivi in Europa con almeno un’etichetta appiccicata addosso (tipo “Il nuovo” qualcuno) poi ti ritrovi come un pacco postale a fare la trafila da un campionato all’altro, riesci appena a conoscere i tuoi nuovi compagni che devi rimettere mano alle valigie e ripartire. Più che un calciatore diventi una palla. Lucas Piazòn, il brasiliano del Rio Ave che stasera affronta il Milan in Europa League, è un fulgido esempio di questa categoria di giocatori: di proprietà del Chelsea, arrivato appena maggiorenne in Inghilterra, è in prestito da otto anni in giro per il continente, e non sempre ottenendo grossi risultati. Un po’ poco per “Il nuovo Kakà”.
La grande illusione
Quante volte abbiamo sentito nei vari articoli di mercato che una squadra si è interessata a un calciatore che ha fatto faville in un torneo giovanile? Magari “nel Torneo Sudamericano Under 17”, una sorta di Copa America in cui si mettono in mostra i migliori baby-fenomeni dell’America Latina. Andando indietro nel tempo non è raro imbattersi, sfogliando ad esempio la classifica marcatori, in nomi familiari che possiamo ritenere “arrivati”: Vinicius, Casemiro e Fede Valverde del Real Madrid o Philippe Coutinho, attualmente al Barcellona ma preso all’Inter quando era ancora minorenne e aveva giocato già nel Sudamericano Under 17.