Nel 2001 la semifinale di Champions poi la discesa
Dieci punti. Meno sei dalla prima posizione. Meno tre dalla zona Champions League. Il ritorno del Leeds United in Premier League dopo sedici lunghi anni è segnato dalle buone sensazioni. Quelle per un club storico (del calcio inglese e non solo) che sta cercando di tornare dove la sua storia meriterebbe di stare. All’interno delle competizioni europee. Sotto la guida di Marcelo Bielsa e la presidenza italiana di Andrea Radrizzani, l’impresa non è impossibile. Il ritorno nel massimo campionato inglese è stato accolto con grande simpatia da tutto il mondo del calcio, e non solo per un passato glorioso e affascinante. Ma anche perché al Leeds United è legata l’ultima favola vissuta da una squadra inglese in Champions League. Una cavalcata che ancora oggi viene ricordata con stupore e ammirazione. Quella dell’edizione 2000/2001. È il Leeds United di David O’Leary.
Tutto ha inizio l’anno prima. È la stagione 1999/00. Il Leeds United si classifica al terzo posto, mettendosi alle spalle squadre più forti e blasonate come Liverpool e Chelsea. Per gli Whites si tratta del miglior piazzamento da quando hanno vinto il loro ultimo campionato, nel 1991/92. In otto anni non erano mai riusciti ad andare oltre la quarta posizione. Non sono mai stati davvero in lotta per il titolo (hanno 22 punti di ritardo dal Manchester United di Alex Ferguson) eppure quel terzo posto ha un significato importante. Sportivo quanto economico. Il Leeds United si è qualificato ai preliminari di Champions League (all’epoca i posti riservati alle squadre inglese erano soltanto tre). Nessuno a Leeds lo sa, ma i fasti della grande squadra di Don Revie stanno per essere rinverditi.