Sono passati vent’anni da quando il Real Madrid dei Galacticos dovette affiancare ai grandi campioni della sua rosa i ragazzini delle giovanili, creando un contrasto anche grottesco. Un documentario rivive quell’epoca
“Zidanes y Pavones”: potrebbe essere il titolo di un film, mentre in realtà ha rappresentato un pezzo di storia del Real Madrid, forse uno dei più grotteschi. Quello in cui da un lato c’erano i primi Galacticos, un ammasso di talento senza precedenti, incarnato da Zinedine Zidane, e dall’altro i ragazzini delle giovanili, della “Fabrica”, come viene chiamata la Primavera dei blancos.
Di questo secondo gruppo, il simbolo assoluto, anche perché aveva un bel cognome da spendere, molto evocativo, è stato Francisco “Paco” Pavòn, difensore centrale abbastanza modesto, ma catapultato tra i titolari accanto a Palloni d’Oro e campioni del mondo. Con risultati alterni, va detto. Eppure un recente documentario, “Pavones”, uscito in Spagna su una piattaforma di servizi in streming, ha riacceso i riflettori su quei giovanotti.