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Storia dei capitali stranieri nella provincia italiana

Il Como ultimo piccolo club italiani in mani straniere

03 Ago 2020 - 08:19
Blue is the color per Dennis Wise
, 445 partite con la maglia del Chelsea. Lo è sempre stato e lo è ancora oggi, anche se tonalità e contesto sono cambiati, passando dal raffinato quartiere londinese di Kensington e Chelsea
al fascino del Lago di Como
. Poco più di un anno fa il Como è stato acquistato dalla
Sent Entertainment Ltd
, società inglese che si occupa di media e intrattenimento e il cui azionista di maggioranza è
il magnate del tabacco indonesiano Robert Budi Hartono
.
Wise lavora come consulente presso la Sent
, e proprio con compiti di consulenza tecnica scenderà sulle rive del Lario per supportare il dt della società, Carlarberto Ludi, e agire da raccordo con il CEO Michael Gandler (
ex collaboratore, tra le altre cose, di Erick Thohir all’Inter
). Sulla carta tutto sembrerebbe girare al meglio, e non c’è un dubbio sui riflessi positivi, in termini di contatti e di immagine, che un ex nazionale inglese possa portare in una realtà di provincia. Tuttavia l’utilizzo del condizionale è d’obbligo, visto che raramente
l’immissione di capitali stranieri in contesti italiani locali
ha dato vita a progetti sportivi validi e di lunga durata. Come dimostrano i casi raccolti nel presente articolo.

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