Il calendario sempre più fitto non ha impedito allo staff organizzatore di Bregagno ASD di allestire una prova ad alto contenuto tecnico
di Stefano Gatti© Giacomo Meneghello
Sesta edizione ad alta intensità per Bregagno Mountain Trail lungo la spettacolare e impegnativa traccia-gara da diciotto chilometri e 1300 metri di dislivello positivo disegnato tra le rive del Lago di Como e le montagne dell’Alto Lario appunto. Tracciato vario e completo, scenario di grande suggestione e anch’esso all’insegna della varietà, due vincitori - Fabio Ruga e Francesca Rusconi - che il podio alto se lo sono entrambi guadagnato con pieno merito, arrivandoci però in capo a due performances tra di loro molto diverse, per non dire agli antipodi. Vittoria di rimonta per il portacolori di La Recastello Radici Group, successo perentorio e mai in discussione fin dal via per la toprunner lecchese.
© Roberto Ganassa
Oltre centoventi gli atleti che hanno risposto alla chiamata dello staff organizzatore di ASD Bregagno, mettendosi alla prova lungo un itinerario largamente invariato rispetto alle precedenti edizioni, ad eccezione di una variante nel tratto iniziale, con il taglio del passaggio all’interno del suggestivo Giardino del Merlo, al quale è stato preferito un panoramico sentiero che ha portato i concorrenti alla chiesetta di Sant’Eufemia.
© Roberto Ganassa
Doppiato questo primo passaggio-chiave, il ripido menu dell'itinerario prevedeva un’altrettanto panoramica salita verso quella di San Bernardo e da lì lanciarsi in una vertiginosa picchiata vista lago verso il traguardo di Musso (campo base dell’evento BMT), toccando via via le località di Monti di Labbio, San Bernardino e Brichera.
© Giacomo Meneghello
GARA-UOMINI
In campo maschile, la sfida per la vittoria tra il local Fabio Ruga e il forte Lorenzo Rota Martin dello storico team US Malonno ha visto quest’ultimo prodursi in un irresistibile forcing in salita che lo ha portato a garantirsi un margine vicino al minuto nei confronti del suo diretto rivale. Un attacco di crampi lungo la discesa e la grande rimonta di Ruga nel secondo tratto dell’anello di gara hanno costituito la premessa per un finale incandescente, per non dire thrilling, con il rientro del beniamino di casa che ha messo la freccia sul lungolago, tagliando il traguardo con il tempo finale di un’ora, 35 minuti e tre secondi.
© Roberto Ganassa
Rota Martir ha salvato il secondo gradino del podio chiudendo a diciotto secondi dal vincitore, mentre lo spagnolo del Team SCARPA Mario Olmedo Sancha ha dato un tocco internazionale al podio stesso, raggiungendone il gradino più basso in un’ora, 37 minuti e altrettanti secondi. A completare la top five uomini sono poi piombati sulla linea del traguardo in quest’ordine Massimiliano De Bernardi di Atletica Alto Lario ASD e Gabriele Gaggero.
© Giacomo Meneghello
GARA-DONNE
Pronostico rispettato e vittoria annunciata per Francesca Rusconi che - grazie al suo attuale, strepitoso stato di forma - ha fatto gara in solitaria fin dal via, imponendosi con il tempo di un’ora, 58 minuti e 14 secondi, performance che le è valsa la ventunesima casella della classifica assoluta. Secondo posto (e trentunesima piazza del ranking) per la valdostana Roberta Jacquin del team Pegarun con un ritardo di cinque minuti e 27 secondi dalla vincitrice.
© Roberto Ganassa
Terza piazza dal particolare significato (era al rientro alle gare post-maternità) per Arianna Oregioni del team GP Santi Nuova Olonio, che ha chiuso la sua prova in due ore, 13 minuti e 48 secondi, raggiungendo la cinquantunesima casella di un classifica generale da centosedici finishers. A ripetere… lo schema dei due gradini bassi del podio (sigillando così la top five femminile) sono state altre due atlete di Pegarun ASD e GP Santi Nuova Olonio: rispettivamente Cristina Germozzi (quarta) e Giorgia Fascendini (quinta).
© Giacomo Meneghello