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Carrara e Magliano, firme d'autore sul Trail del Ciapà 2024

L'evento che fa campo base a Cervo si ritaglia anno dopo anno un gradimento crescente da parte di toprunners e amatori

di Stefano Gatti
11 Dic 2024 - 12:55
 © Trail del Ciapà Ufficio Stampa

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

Ciapà imbronciato, Ciapà fortunato e - alla fine - il sole come premio quanto e più di medaglie, ristoro finale e pacco-gara! Domenica 8 dicembre il cielo coperto di nuvole di inizio giornata non ha minimamente scalfito il buonumore dei trailrunners in procinto di lanciarsi sui sentieri della sesta edizione del Trail del Ciapà, tanto da… convincerlo ad aprirsi generosamente con il passare delle ore, fino a premiarli - tutti indistintamente - con i raggi del sole: top runners e semplici amatori, adulti e ragazzi ma anche - è una delle peculiarità dell’evento organizzato da Dianese Outdoor ASD - bipedi e loro amici cani.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

Oltre alla prova-clou da 30 chilometri, a quella intermedia sulla distanza della mezza maratona e a quella d’ingresso da nove chilometri, la proposta sportiva (agonistica ma non solo) dell’evento andato in scena lungo strade e sentieri della conca del Golfo Dianese (in Liguria) comprendeva infatti la Dog Endurance da nove chilometri, quella destinata ai più piccoli e una camminata solidale e inclusiva che toccava il suggestivo borgo medioevale di Cervo in provincia di Imperia (Riviera di Ponente), nel cui territorio comunale (insieme a quelli confinanti di San Bartolomeo al mare e Villa Faraldi) si sviluppavano gli itinerari di gara.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

A cose (e corse) fatte, bilancio più che positivo e grande soddisfazione per la buona riuscita di un evento che - gestito da un piccolo e motivatissimo gruppo di appassionati - conferma il proprio trend di crescita progressiva e costante, aumentando anno dopo il numero degli atleti al via e richiamando anche qualche nome di primo piano, alla ricerca di terreni di gara… da eterna primavera, smarcandosi almeno per qualche ora dai rigori invernali.

© Walter Nesti /Fotoamatori Finalesi

© Walter Nesti /Fotoamatori Finalesi

Una pietra miliare (il termine “Ciapà” sta proprio per pietra) del trailrunning alle porte dell’inverno, ma soprattutto una valida alternativa alle ben più fredde e umide prove di questa disciplina sulle montagne delle altre regioni dell’Italia settentrionale, tanto da richiamare (oltre ai trailrunners local) molti amatori da fuori Liguria ma anche alcuni top runners, a partire da Luca Carrara e Camilla Magliano. Questo è in estrema sintesi il Trail del Ciapà. L’esperto atleta di Scanzorosciate (in provincia di Bergamo) ha vinto la 30 chilometri di cartello tra gli uomini (1200 metri D+), la fortissima skyrunner azzurra from Torino è scesa in Liguria praticamente “last minute” e ha fatto il vuoto in gara-donne, fermandosi solo… alle porte del podio o “su” di lì, quinta(!) di una classifica assoluta da 138 finisher. Noblesse oblige, non c’è che dire!

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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Due ore, 31 minuti e 51 secondi, questo il finishing time di Luca Carrara al rientro sotto l’arco del traguardo del campo sportivo di via Steria a Cervo. Anello di gara chiuso da Luca (portacolori Altitude Race e ambassador The North Face) con un vantaggio di tre minuti e 11 secondi sul piemontese Nicola Poggi di Sisport SSD ARL.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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Gradino finale del podio per il primo degli atleti local: Eugenio Marcarelli degli Albenga Runners che ha chiuso la sua fatica con un ritardo di sette minuti e 19 secondi dal vincitore, battendo nella volata per il terzo gradino del podio Lorenzo Murachelli (Barnes Trail and Road ASD), da parte sua alla linea d’arrivo otto minuti e un paio di secondi dopo Carrara.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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Top five della classifica assoluta come anticipato e successo senza discussioni in gara-donne per Camilla Magliano che ha chiuso la missione-vittoria in due ore e quaranta minuti esatti, vale a dire solamente otto minuti e nove secondi dopo Carrara ma con più di dieci minuti (10 e quattro secondi) di vantaggio sulla seconda classificata (e prima local) Denise Zacco di ASD Zena Runners, nona della classifica assoluta. A completare il podio femminile Enrica Dematteis di ASD Podistica Valle Varaita, lei pure come Magliano e Zacco nella top ten multigenere (decima appunto) a undici minuti e 37 secondi dalla vincitrice.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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Senza allontanarci troppo dai quartieri alti di una classifica generale da 109 uomini e 29 donne, ci piace ricordare la quindicesima posizione di Luca Dalmasso (ASD PAM Mondovì-Chiusa Pesio) e la diciottesima della atleta indipendente Guendalina Sibona, entrambi amici di Sportmediaset ma soprattutto trailrunners di classe e di grande esperienza, soprattutto sulle lunghe e sulle ultradistanze. Nel palmarès del piemontese Luca e della milanese Guendalina c’è tanto per dire il Tor des Géants, esperienza mitica e… mistica che entrambi hanno portato a termine e poi raccontato in un libro (anzi due!).

© Walter Nesti /Fotoamatori Finalesi

© Walter Nesti /Fotoamatori Finalesi

Prima di passare in rassegna i vincitori delle altre prove del Ciapà 2024 è giusto - tornando nella top ten della classifica - ricordare il bel sesto posto di Michele Graglia, vera e propria guest star dell’evento. Originario della vicina Arma di Taggia, il forte ultrarunner ligure con un passato da modello negli USA e un curriculum sportivo di primo piano ha chiuso la prova in sesta posizione, con il tempo finale di due ore, 42 minuti e 17 secondi. Con tanti complimenti e grande stima da parte nostra, visto che anche Michele è un amico di Sportmediaset, che ne ha più volte raccontato le imprese sportive agonistiche ma non solo: anzi spesso avventurose e in formato solitario.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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Solo di pochi chilometri più breve della prova-clou, la “mezza” del Trail del Ciapà (800 metri di dislivello positivo) richiedeva a chi l’aveva scelta un impegno più compresso e intenso. A spuntarla in campo maschile è stato Elia Bongiovanni. Il portacolori di ASD Team Marguereis ha chiuso nel tempo di un’ora, 41 minuti e 52 l’anello di gara che in buona sostanza tagliava fuori la parte più alta dell’itinerario lungo il crinale che chiude a nord la conca del Golfo Dianese e culmina ai 998 metri del Pizzo d’Evigno. Secondo gradino del podio a tre minuti e 41 secondi dal vincitore per Cristiano Salerno del Marathon Club Imperia, che ha battuto praticamente in volata (diciannove soli secondi a separarli) Gabriele Fantasia di ASD HRobert Running Team.

In gara-donne vittoria di Alessia Mira (Polisportiva Novatletica Chieri) con il tempo di due ore, 11 minuti e 57 secondi, per un vantaggio di un minuto e 31 secondi su Giorgia Xhelali (Team ESP Mentecorpo Running) e di sei minuti esatti su Monica Francesca D’Urso (Atletica Valle Scrivia). La vincitrce Mira ha scalato fino alla ventiduesima casella una classifica generale da 153 finisher: 117 uomini e 36 donne.

Nella prova entry level (non competitiva) da nove chilometri e 300 metri D+ (113 atleti in classifica) a segnare il miglior tempo assoluto in 47 minuti e sei secondi è stato il ventitreenne Mattia Maurizio. Best time femminile ex-aequo (55 minuti e 18 secondi) per Monica Fierile di Riviera Triathlon 1992 e per la runner indipendente Luana Ribero.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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Ultimi ma non ultimi (anzi si tratta di un fiore all’occhiello del Trail del Ciapà) i protagonisti della Dog Endurance a trazione integrale… e oltre! In totale diciassette (anzi, trentaquattro!): ancora pochi forse ma buoni! Jacopo Giacoletto e Pedro (il suo fedele running partner a quattro zampe, un incrocio di 19 mesi) hanno raggiunto per primi il traguardo di via Steria, completando la prova in 45 minuti e 32 secondi. Elena Peretti di ASD Le Volpi di Invò ha vinto tra le donne (quinta assoluta) con Brando, il suo pastore australiano di due anni, restando di due minuti e 13 secondi dalla parte “giusta” del muro dell’ora di gara.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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A suscitare ammirazione a piene mani (e zampe!) è stata anche la triatleta paralimpica di Reggio Emilia (residente però nella già citata Arma di Taggia) Ilaria Brugnoli. La statuaria atleta ipovedente che difende i colori di ASD Naturun Team Valle Argentina ha portato a termine in dodicesima posizione la sua prova, in compagnia scodinzolante del suo cane guida Saten - un labrador di tre anni - facendo al traguardo il pieno di applausi (ai quali idealmente ci uniamo) per stima e simpatia.

© Trail del Ciapà Ufficio Stampa

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