Michele Boscacci e Corinna Ghirardi “svettano” nella seconda edizione del K2 Valtellina, durissimo doppio chilometro verticale destinato a diventare una classica delle gare “only up”.
Duemila metri esatti di dislivello positivo da superare in soli nove chilometri: dai 272 s.l.m. del centro di Talamona (Bassa Valtellina) alla panoramica vetta di Cima Pisello: quota 2272, appunto. Detto (anzi: scritto) così sembra facile. Poi però bisogna correre, “scalare” … il K2: che sta per doppio chilometro verticale. K2 Extreme Vertical Race: una sfida estrema che, l’ultimo giorno di giugno, ha avuto per protagonisti assoluti Michele Boscacci e Corinna Ghirardi, i più veloci a completare – entrambi a tempo di record – un itinerario di gara a “difficoltà progressiva”.
Lasciato rapidamente alle spalle l’asfalto del centro abitato, i duecento atleti al via si sono dapprima sgranati lungo mulattiere e sentieri boschivi, “doppiando” poi l’alpeggio di Madrera, quindi superando la conca di Pedroria, porta d’accesso alla sezione superiore (e decisiva) del percorso che prevedeva la risalita di un canalone parzialmente innevato e poi un tratto a zig zag su pietraia, prima del gran finale su cresta panoramica fino alla vetta. Dove, tirato il fiato e riportate nella normalità le pulsazioni, gli atleti hanno potuto ammirare il panorama circostante: dalle montagne dell'Alto Lario alla spettacolare testa della Val Masino (che fa subito pensare al Trofeo Kima ...), fino al Monte Disgrazia ed al lontano Adamello.
Reduce dai successi scialpinistici dello scorso inverno e della scorsa primavera (culminati nella vittoria al Trofeo Mezzalama insieme a Robert Antonioli e Matteo Eydallin) Boscacci sulle montagne di casa ha trionfato a tempo di record, abbassando di quasi quattro minuti il tempo ottenuto da Mattia Curtoni nell’edizione inaugurale di dodici mesi fa. E se il tempo di un’ora, 2 minuti e 24 secondi del campione del CS Esercito rappresenta il muovo primato maschile, al femminile Corinna Ghirardi (lei pure sci alpinista di primissimo piano) ha “semplicemente” battuto se stessa. La portacolori dell’US Malonno infatti ha completato i nove chilometri del percorso in un’ora, 42 minuti e sei secondi, migliorandosi di oltre quattro minuti rispetto al 2018 e chiudendo in 33esima posizione assoluta.
Alle spalle dei vincitori, podio completato in campo maschile dallo svizzero Micha Steiner (Team Salomon) e da William Boffelli (Team Crazy Idea). Al femminile invece seconda piazza per l’emergente Giulia Murada (Polisportiva Albosaggia/Esercito) e terzo per Martina Brambilla (VAM Race). Quest’ultima si è così aggiudicata il successo finale del Double Vertical Challenge, la “combinata” formata dalla gara di Talamona e dal Grignone Vertical Extreme del 25 maggio scorso (dove Martina aveva vinto). Due piazzamenti - il sesto posto nella gara di casa ed il 14esimo in Valsassina - permettono invece a Tommaso Caneva (GP Talamona) di assicurarsi la combinata maschile.